L’“apertura” di Papa Francesco alle persone transgender

Un’importante “apertura” per le persone transgender è stata fatta mercoledì da Papa Francesco, che si è espresso a favore dei diritti dei figli delle coppie dello stesso sesso, approvando la decisione del “ministero” vaticano responsabile della veridicità di tali affermazioni. fiducia.

D’ora in poi, come ha scritto il quotidiano italiano La Repubblica, in base a questa decisione, “le persone transgender potranno essere padrini ai battesimi, testimoni di nozze ai matrimoni religiosi, e potranno essere battezzate”. Allo stesso tempo, è stato stabilito che i “figli di coppie dello stesso sesso” adottati o ottenuti tramite maternità surrogata possano essere battezzati.

Il quotidiano romano, citando una pubblicazione del quotidiano francese La Croix, ha aggiunto che si tratta di un’istruzione che vale per l’intera Chiesa cattolica romana ed è contenuta nella risposta a una domanda posta da un vescovo cattolico brasiliano.

Nel dettaglio, la Chiesa cattolica attraverso il suo “ministero” della verità della fede sottolinea che “a determinate condizioni, le persone transgender possono essere accettate come padrini e nei casi in cui abbiano subito una terapia ormonale o un intervento chirurgico di riassegnazione di genere”.

Tuttavia, la Chiesa cattolica romana ha aggiunto che “questo non è un diritto” e che “la prudenza pastorale impone che ciò non sia consentito se c’è il rischio di scandalo, di legalizzazione ingiusta o di disorientamento rispetto al contesto educativo della comunità ecclesiale”.

Settimio Lombardi

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