Riforma costituzionale: come la Meloni vuole ricostruire la repubblica italiana

Giorgia Meloni è Primo Ministro italiano da oltre un anno.Fonte: AFP


Negli ultimi 75 anni della sua storia repubblicana, l’Italia ha avuto 68 governi con una durata media di un anno e mezzo. Solo negli ultimi 20 anni ci sono stati 12 primi ministri.

Progetto di legge per porre fine alle macchinazioni del governo

Quando salì al potere un anno fa, Giorgia Meloni annunciò che avrebbe cambiato le cose con la sua coalizione di maggioranza di destra.

La Meloni ritiene che questa sia la madre di tutte le riforme:

Proprio perché siamo stabili e forti, abbiamo la responsabilità di cogliere questa opportunità e consegnare a questo Paese qualcosa che possa risolvere i suoi problemi strutturali.

Giorgia Meloni, Primo Ministro italiano

Un anno dopo ora fa sul serio. La vostra coalizione di governo di destra ha approvato all’unanimità un disegno di legge di riforma costituzionale con l’obiettivo di porre fine alle macchinazioni e alla governance tecnica.

Un anno fa l’alleanza dei partiti di destra guidata da Georgia Meloni ottenne il 44% dei voti.

25 settembre 2023 | 03:44 min


Il piano Meloni: elezione diretta del capo del governo italiano

L’essenza della proposta è l’elezione diretta del capo del governo a maggioranza semplice. Pertanto, l’alleanza elettorale deve nominare un candidato a capo del governo. Un’alleanza riceverebbe quindi automaticamente il 55% dei seggi in entrambe le camere del parlamento se i suoi candidati venissero eletti con successo.

Da quando è stato presentato il progetto di riforma, in Italia si sono verificate accese discussioni su questo tema. Il “Premierato”, cioè l’elezione diretta del Primo Ministro, non ha una logica accettabile, critica Sara Gentile, docente di Scienze politiche e Analisi del linguaggio politico all’Università di Catania: Ciò indebolisce molto il Parlamento e il ruolo del Parlamento. Presidente della Repubblica.

E Roberta Calvano, docente di diritto costituzionale alla Unitelma Sapienza di Roma, avverte che la riforma trasforma il capo dello Stato in notaio: Secondo il piano del governo, il presidente del Quirinale sarà il garante dell’indirizzo politico del notaio, solo il subordinato del primo ministro, agente di polizia de facto.

Il primo ministro italiano Meloni vuole tagliare l’assistenza sociale. Le persone colpite vivono attualmente sotto limitazioni, aggravate dall’inflazione e dalla mancanza di offerte di lavoro.

01/11/2023 | 06:40 min


Il progetto indebolisce la democrazia?

Il costituzionalista Gaetano Azzariti dell’Università La Sapienza suggerisce che una forma di governo eletto direttamente si rivela efficace solo quando ci sono forze di contrasto molto forti, come nel caso degli Stati Uniti, ad esempio, almeno finché il potere del Congresso nei confronti -vis il Presidente è forte.
Ma in altri casi ci sono conseguenze preoccupanti che minacciano di degenerare in autocrazia se il potere viene concentrato nelle mani di un singolo individuo. Meloni ha invece assicurato che i poteri del presidente repubblicano non verranno intaccati da queste riforme.

L’isola mediterranea di Lampedusa è affollata da migliaia di barconi di migranti. Ora il primo ministro italiano di destra, Meloni, sta attuando misure più severe.

18 settembre 2023 | 01:47 min


Elettori e governo: i politologi vedono un impegno troppo scarso

Politologo Prof.Dr. Giovanni Orsina dell’Università LUISS di Roma vede le riforme come positive e ritiene che un rafforzamento del governo e la costruzione di legami tra governo ed elettori sarebbero benvenuti.

Non vedeva alcun rischio indebolimento della democrazia e sostiene che questo pericolo è maggiore perché il governo è così debole e perché il governo non ha un rapporto forte con gli elettori, secondo Orsina.

Secondo lui, un rapporto più stretto tra governo ed elettori rafforzerebbe la democrazia, non la indebolirebbe.

Il Primo Ministro Meloni ha limitato significativamente i diritti dei genitori per le coppie omosessuali. Successivamente e con effetto retroattivo potrà essere iscritto un solo genitore.

30 giugno 2023 | 02:04 min


La riforma costituzionale ha fallito in passato

C’è ancora molta strada da fare prima che i piani di riforma vengano attuati, poiché difficilmente l’opposizione accetterà queste riforme, e per cambiare la costituzione in Italia è necessaria una maggioranza di due terzi in entrambe le camere del parlamento.

Ciò significa, ha detto Orsina, che dovremo aspettare e vedere come funzioneranno le procedure parlamentari, se ci saranno cambiamenti, chi voterà a favore e, infine, se ci sarà un referendum.

Il primo ministro Matteo Renzi aveva annullato un referendum costituzionale nel 2016, ma alla fine ne ha pagato le conseguenze e si è dimesso. Per Georgia Meloni il progetto comporta anche una serie di rischi: l’esito non è chiaro.

Andreas Postel è il responsabile dello studio romano di ZDF.

Basilio Montalto

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