L’Italia ha iniziato a chiedere 5.000 euro ai migranti per impedire loro di essere detenuti

L’Italia ha iniziato a chiedere circa 5.000 euro (circa 120.000 corone) ai richiedenti asilo che vogliono rimanere liberi durante le fasi finali del loro processo di richiesta. Altrimenti rischiano di essere rinchiusi in una struttura di detenzione per rianimazione. La decisione è stata pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale ed è quindi valida, ha riferito venerdì l’ANSA. Questa azione ha suscitato forti critiche da parte dell’opposizione.

Il rafforzamento delle reti di rianimazione cardiopolmonare nei centri di detenzione per migranti è una delle principali misure presentate questa settimana dal governo di Giorgia Meloni. Ha reagito così al notevole aumento del numero di migranti arrivati ​​nelle ultime due settimane dal Nord Africa verso l’Italia, in particolare verso l’isola di Lampedusa. Il governo vuole estendere il periodo massimo di detenzione per i migranti a 18 mesi e allo stesso tempo aumentare il numero dei centri di detenzione.

Questa nuova decisione crea la possibilità di evitare la detenzione mentre le autorità stanno decidendo sulle domande di asilo. Se viene presentata una “garanzia finanziaria” di 4.938 euro, le autorità non permetteranno al migrante di rimanere in una struttura di rianimazione. Questo vale per le persone che arrivano nel territorio italiano da Paesi sicuri, ad esempio dalla Tunisia. Se il migrante si sposta dal territorio italiano o non riceve una decisione definitiva negativa sulla procedura di asilo, l’importo verrà incamerato dallo Stato.

Né il governo né i ministeri dell’Interno, della Giustizia e delle Finanze, che hanno emanato i regolamenti, hanno commentato l’iniziativa. Dure critiche sono invece arrivate dall’opposizione. La leader del Partito Democratico all’opposizione, Elly Schlein, ha definito l’azione “la massima atrocità” del governo del Primo Ministro Meloni. “Si tratta di tangenti discriminatorie, di classe e disumane richieste a coloro che fuggono dalla carestia e dalla guerra”, ha affermato Riccardo Magi, deputato del gruppo di opposizione +Europa.

Le misure sono state criticate anche dalle organizzazioni che aiutano i migranti, ma ritengono che le decisioni avranno solo un impatto limitato. Non si tratta solo della quantità di denaro, che spesso i migranti non hanno. Si presuppone inoltre che l’importo debba essere versato alla garanzia bancaria o assicurativa, il che è impegnativo dal punto di vista amministrativo.

Quest’anno sono arrivati ​​in Italia 130mila migranti, il doppio rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso. I critici del primo ministro Meloni affermano spesso che questo politico di destra ha criticato duramente il governo precedente anche con un numero molto inferiore di migranti e ha promesso ai suoi elettori di creare un “blocco navale”, che si è rivelato una misura irrealizzabile.

Tonio Vecellio

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