Italia – Ucraina (23/09/12, 21:45)

ANALISI Italia

All’esordio di Luciano Spalletti non è cambiato nulla, non è più riuscito a sconfiggere il diavolo malvagio, la Macedonia del Nord. 1-1 a Skopje e ora la qualificazione diretta alla finale è già abbastanza difficile, la partita contro l’Ucraina sarà molto importante. Spalletti ha utilizzato il 4-3-3 ma la prestazione è stata scarsa, colpa solo del brutto lancio. Grazie ad un gol fortunato di Immobile passa in vantaggio (47′), poi mantiene il punteggio sull’1-0 e pareggia all’81’, su punizione.

Così l’1-1 contro lo Skopje ha messo l’Italia in una posizione difficile ed è stato un “incubo” anche solo qualificarsi direttamente alla fase finale. Entrambe recentemente eliminate dalla finale dei Mondiali, l’Italia è -3ª contro l’Ucraina, con una partita meno certa, ma con un calendario più serrato. L’“Ajuri” deve battere a tutti i costi l’Ucraina, altrimenti molto probabilmente sarà coinvolto nei play-off attraverso la Nations League.

L’obiettivo delle critiche per il pareggio di Skopje è stato Gizo Donnarumma, il portiere responsabile del pareggio, che ha subito un fallo sul palo che stava difendendo. Luciano Spalletti lo ha coperto in conferenza stampa ma in molti hanno chiesto di lasciarlo in panchina, preferendo Vicario del Tottenham.

Ma l’unico problema dell’Italia non è il portiere, la squadra non può giocare un calcio creativo e nella partita contro l’Ucraina dovrà migliorare. Luciano Spalletti ha sottolineato come “La partita contro l’Ucraina è molto importante e dobbiamo migliorare a livello competitivo, abbiamo recuperato da un brutto risultato, non abbiamo vinto per errori nostri. Sono sicuro che la foto sia la migliore, purché manteniamo la calma”.

RAPPORTO Italia

Nel girone competitivo, l’ala stella Chiesa (Juventus), il centrocampista Pellegrini (Roma), lo stopper Mancini (Roma) e l’esterno Politano (Napoli) si sono infortunati e hanno lasciato la missione. Convocato anche l’ala Orsolini (Bologna).

MISSIONE

GUARDIA GUARDIA: Gianluigi Donnarumma (Paris Saint Germain), Alex Merrett (Napoli), Ivan Provendel (Lazio), Guglielmo Vicario (Tottenham)

DIFENSORE: Matteo Darmian (Inter), Giovanni Di Lorenzo (Napoli), Leonardo Spinazzola (Roma), Alessandro Bastoni (Inter), Cristiano Biraghi (Fiorentina), Alessio Romagnoli (Lazio), Federico Dimarco (Inter), Giorgio Scalvini (Atalanta), Niccolò Cazale (Lazio).

MEDIA: Nicolò Barella (Inter), Brian Cristante (Roma), Manuel Locatelli (Juventus), Matteo Pessina (Monza), Sandro Tonali (Newcastle), Davide Fratezzi (Inter)

AGGRESSIVO: Ciro Immobile (Lazio), Giacomo Raspadori (Napoli), Niccolò Zaniolo (Aston Villa), Wilfried Nyodo (Leeds), Matteo Reteghi (Genova), Matia Jacani (Lazio), Riccardo Orsolini (Bologna).

11 MAGGIO (4-3-3): Donnarumma – Di Lorenzo, Scalvini, Bastoni, Dimarco – Barella, Locatelli, Fratezzi – Niondo, Immobile, Raspadori.

Spalletti cambia le cose, Niondo e Raspadori sono le nuove punte, Immobile continua a guidare l’attacco, anche Reteghi ha avuto diverse occasioni. Al centro della difesa Scalvini sostituisce Mancini, in panchina viene introdotto Tonali, al suo posto Fratezi.

Settimio Lombardi

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