Italia: “Fine pandemia” firmato da Meloni

Il governo italiano ha annunciato modifiche al sistema di gestione della pandemia e la creazione di una commissione d’inchiesta, con l’obiettivo di attribuire responsabilità fino ad ora al management.

Il governo di Giorgia Meloni si prepara a cambiare radicalmente la gestione della pandemia di coronavirus in Italia. Secondo i media italiani, “bloccheranno” le multe inflitte ai cittadini di età superiore ai cinquant’anni non vaccinati. Il che significa, in effetti, che queste multe – fino a cento euro a persona – potrebbero non essere mai pagate.

Medici e operatori sanitari non vaccinati tornano al loro posto

Allo stesso tempo, il governo di Roma si prepara a far rientrare al proprio posto medici e operatori sanitari non vaccinati, mentre sono in allerta fino alla fine dell’anno. Ufficialmente il motivo addotto dal Ministero della Salute italiano a Roma è la mancanza di personale medico e sanitario. Ma in realtà, secondo molti analisti, Giorgia Meloni sembra voler lanciare il messaggio di rifiutare la linea di prevenzione e protezione contro il coronavirus, adottata inizialmente dall’amministrazione Conte e subito dopo da Mario Draghi. Infatti, è possibile che anche l’uso delle mascherine protettive negli ospedali venga gradualmente eliminato, mentre non viene menzionata la campagna di vaccinazione contro il coronavirus.

“In Italia abbiamo adottato le misure più stringenti rispetto al resto dell’Occidente e restringiamo notevolmente le libertà individuali ed economiche. Tuttavia, il nostro Paese ha registrato il maggior numero di morti”, ha sottolineato Meloni. Il suo governo si prepara addirittura a costituire una commissione d’inchiesta in parlamento con l’obiettivo di assegnare la responsabilità della gestione della pandemia.

Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha avvertito, però, che “il coronavirus non è stato sconfitto. Continua a richiedere attenzione e senso di responsabilità”. Anche se “il peggio potrebbe essere alle nostre spalle”, il presidente italiano ha spiegato che “il sistema sanitario pubblico deve continuare a tutelare i cittadini più vulnerabili, gli anziani, coloro che soffrono di malattie croniche”. E proprio sulla stessa lunghezza d’onda ci sono tanti professori di malattie infettive, come Roberto Burioni, che, parlando alla Rai, ha sottolineato che «il fatto che la situazione sia migliorata è principalmente dovuto al determinante aiuto dei vaccini , per non dimenticarlo. Per quanto riguarda gli ospedali, l’uso delle mascherine resta più del necessario”.

Theodoros Andreadis Syngellakis, Roma

Fonte: Deutsche Welle

Poldi Mazzi

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