Efthymios Papachristos: “La battaglia di Oxynia (Meritsa) nel 1943” – Nuovo libro pubblicato – KALAMPAKA | NOTIZIE | NOTIZIA

Battaglia di Oxynia (Meritsa) nel 1943 – EFTHIMOU CHR. PAPACHRISTO

La prima battaglia vittoriosa della Resistenza Nazionale

Casa editrice K. & M. Stamoulis

Tessalonicesi 2023, p.436.

Dalle pubblicazioni K. & M. Ant. Stamoulis di Salonicco (tel. 2310-264748) pubblica un importante libro del filologo-storico Efthymiou Chr. papachristou intitolato “Battaglia di Oxynia (Meritsa) nel 1943. Prima battaglia vittoriosa della Resistenza Nazionale» e liscio “Incursione italiana, bottino, bombardamento e ossinia bruciata sulla base di conti italiani”. Questo libro è composto da 436 pagine in formato 24X17 cm ed è il frutto di tanti anni di ricerche e ricerche.

Rappresenta la prima vittoria della battaglia della Resistenza Nazionale Greca contro il Battaglione Italiano, avvenuta nei pressi del villaggio di Oxynia, a nord di Kalambaka, l’11 e 12 febbraio 1943. L’attacco italiano a Oxynia mirava a saccheggiare il villaggio e il mondo. terrorismo. Dopo aver saccheggiato tutte le case, gli italiani ne bruciarono diverse prima di partire per la loro base a Trikala. Sulla via del ritorno, il battaglione italiano ha subito un’imboscata da parte di gruppi di guerriglieri greci uniti (EAM / ELAS, EDES, MIDAS) e abitanti dei villaggi intorno a Khasias nella località di Velika. Il battaglione fu accerchiato e nei feroci combattimenti che seguirono gli italiani subirono una schiacciante sconfitta, circa un terzo di essi morì sul campo e gli altri furono fatti prigionieri, mentre una trentina riuscì a fuggire.

Gli italiani catturati furono portati nei villaggi di Oxyneia e Agnadia, dove i ribelli greci li trattarono bene e, dopo aver parlato con loro degli obiettivi della Resistenza greca, li liberarono. Armati di quasi un intero battaglione italiano, i ribelli greci erano dotati di armi e munizioni moderne, rendendoli d’ora in poi più facili da combattere. Dopo questa sconfitta gli italiani si ritirarono dalle campagne e si confinarono nel centro della città fino a quando finalmente l’intera 24a Divisione italiana PZ PINEROLO si arrese ai ribelli greci nel settembre 1943.

Nel corpo principale del libro vengono descritti l’attacco italiano a Oxyneia, la pianificazione e l’esecuzione della battaglia, l’incendio – dopo una settimana – di tutte le case e le stalle di Oxyneia da parte degli italiani per rappresaglia e la tragica situazione di Anestas dettagliatamente sui suoi abitanti.

Le Appendici al libro includono documenti, in greco e in italiano, sulla battaglia di Oxynia, oltre a numerose testimonianze di persone che hanno preso parte alla battaglia o ne sono state testimoni e ne hanno vissuto le tragiche conseguenze (saccheggi e incendi di case). , sistemazione in capanne di fortuna nel bosco in condizioni deplorevoli, ecc.). Grande importanza è stata data al fatto che fazioni ideologicamente opposte hanno preso parte dalla parte greca

L’autore di questo libro, il lavoro della sua vita, aspira a fornire al pubblico dei lettori un’opera storica completa e obiettiva sulla fondamentale battaglia di Oxyneia e sulla storia locale, un’opera di interesse generale che servirà da punto di riferimento per i futuri storici . .

In particolare, questo libro tratta: Prologo Vice Governatore di Trikala, Christos Michalakis (p. 19), Sindaco di Meteora City, Theodoros Alekos (p. 21), Vice Sindaco di Meteora City, Georgios Papanikolaou (p. .22), Saluti Consiglio locale del distretto della città di Oxyneia (pag. 22), breve nota di Theodoros A. Nimas con titolo “La battaglia di Oxyneia e il contributo di Hasios ai Giochi Nazionali (pp. 23-24), Prefazione (pp. 25-28) e introduzione Autore (pp. 29-30).

Questo manuale è suddiviso in sette (7) sezioni.

In Prima parte intitolato (pp. 31-80)”Situazione prima della battaglia di Oxynia (Meritsa)”, dove erano presenti: Situazione generale nell’Europa occupata 1942-1943, Situazione in Grecia 1942-1943, Occupazione italiana della Tessaglia, Intransigenza italiana, Carestia, Autorità greche nella prefettura di Trikala 1942-45 e loro ruolo, Occupazione straniera e Resistenza Grecia, Italia 24ª Divisione Fanteria “Pinerolo” in Tessaglia, Forze di occupazione italiane a Trikala e Kalambaka, Disarmo della popolazione, Resistenza greca in generale, Maggiore organizzazione di resistenza, Resistenza organizzata in Tessaglia e soprattutto in Khasia, Eventi a Kalambaka e Khasia prima della battaglia, Raid italiano su Oxyneia con saccheggi, intimidazioni e interrogatori, ecc.

In La seconda partela più ampia (pp. 81-166) intitolata “Battaglia di Oxynia (Meritsa)» si fa ampio riferimento ai preparativi di battaglia (prime consultazioni, ruolo e contributo di emissari e collegamenti, incendio di parti di villaggi, ritiro di battaglioni italiani da Oxyneia e rotte decisive, piani di battaglia e rifugi nello stretto di Velika, agguati e ostaggi . Combattimento (pp. 113-132), attraverso la sua descrizione autentica, il salvataggio degli ostaggi, la fuga e la cattura dei soldati italiani e dei loro collaboratori greci, la descrizione della battaglia del generale italiano Benelli, la testimonianza dei prigionieri italiani, il disarmo e trasporto ad Agnadia, lo scontro finale e lo scontro finale definitivamente dalla battaglia del 12 febbraio 1943.

In unità “Dopo la battaglia” (pp. 133-166) menzioni di italiani in fuga, morti, feriti, prigionieri e bottino, perdite di greci e italiani, immagini raccapriccianti sul campo di battaglia, sepoltura di italiani morti a Trikala, tentativo fallito di liberare italiani, nella riunione del Prigionieri italiani della scuola di Agnatia, nella loro illuminazione e liberazione, nella punizione dei traditori collaborazionisti d’Italia da parte del tribunale insurrezionale di Agnatia, nella posizione ufficiale – il rapporto sulla battaglia di Oxynia (annuncio dell’ELAS, rapporto dell’Italia generale di divisione Benelli, Diario di Divisione “Pinerolo”).

In Terza parte (pp. 167-184) dal titolo “O bombardamento e incendio di Oxynia” notato la violenta vendetta degli italiani (evacuazione, bombardamento e incendio di Oxyneia), la vita della popolazione rurale nelle capanne, ecc., il loro ritorno alle case bruciate del villaggio e il breve periodo di libertà in Hassia.

In Quarta Parte (pp. 185-195) dal titolo “Avalutazione di battaglia Oxynia (Meritsa)” viene descritta la tragica posizione degli abitanti di Oxyneia, vengono valutati i vantaggi militari, morali e politici della prima battaglia vittoriosa condotta, vengono valutate le persone – contributori alla battaglia, le opinioni – giudizi dei pionieri e di altri combattenti della resistenza circa il battaglia, così come il racconto di Hasiotes per la battaglia, infine, per la prima volta, viene citata la fonte per la traduzione italiana della battaglia di Oxyneia.

In Quinta parte (pp. 196-207) sotto il titolo “Resistenza nelle aree di Kalambaka e Trikala nella primavera e nell’estate del 1943” si fa menzione delle tragiche avventure del pianificatore di battaglia, il sottotenente Aristidis Bloutsou, dopo la sua fine, il disarmo e la prigionia, nonché l’adesione all’ELAS, la seconda vittoriosa battaglia della Resistenza a Kalambaka, il ritiro delle truppe italiane da essa, la seconda battaglia di Kalambaka (23 aprile 1943), nella “Dittatura Rossa” Kalambaka, nella battaglia di Porta (Porta) Trikala (8-9 giugno 1943), nel parziale disarmo di EDES da parte dell’ELAS a Oxynia, nella resa di la Divisione Italiana “Pinerolo”, mentre furono valutate le tre battaglie del 1943 con gli italiani (Oxyneias – Kalambakas – Portas).

In Parte sesta (pp. 208-217) intitolato “Oxynia nel dopoguerra” la menzione di criminali di guerra, le riparazioni di guerra italiane e greche, l’azione per l’inquadramento di Oxynia nell’Olocausto greco, l’assistenza della Croce Rossa e dell’UNRA alla popolazione sofferente di Oxynia, il fatto che la guerra civile fu incruenta tra Oxyneiot, pur facendo ancora riferimento a il riconoscimento dell’intera Resistenza Nazionale, ecc.

In Settima parte (pp. 218-230) dal titolo “Onomi di guerrieri e ritratti di pionieri”, opportunamente elencati i nomi dei guerrieri e degli ausiliari della battaglia di Oxynia (combattenti uccisi, feriti, catturati, brevi ritratti di alcuni dei protagonisti della battaglia (Ar. Bloutsou, Il. Kafantari, Nik. Zarali, Dim. Rapti, Nest . Voka, Ath. Bougla, Ath. Machia et al.), nonché informazioni biografiche su ufficiali e soldati italiani.

Quindi segui Epilogo per titolo”La Resistenza dei Greci Uniti” (pag. 231).

Il libro si chiude con tre ampie Appendici.

In Appendice 1 (pp. 232-391) sotto il titolo “Raccolta delle fonti: documenti e testimonianze” sono elencate le fonti dirette e indirette (greche e italiane). Si segnala che è in fase di elaborazione la Relazione del Comandante della 24ª Divisione “Pinerolo”, Generale Benelli, con la maggior parte degli allegati (1, 3, 4, 7, 8, 9, 11, 13, 14, 15, 17) pubblicato per la prima volta tradotto in greco. , diario della stessa Divisione, relazione al Duce e “Proclamazione n. 14”. Vengono poi elencate testimonianze scritte dei protagonisti greci della battaglia, interviste a otto (8) guerrieri, ostaggi e messaggeri, interviste a diciotto (18) bambini dell’epoca. Quindi includeva dieci (10) testimonianze di discendenti dei combattenti su come loro stessi hanno vissuto una vita difficile in seguito.

In 2a Appendice (pp. 392-395) sotto il titolo “Panoramica bibliografica della battaglia di Oxyneia” sono elencati tutti gli studi e le memorie pubblicati sulla battaglia di Oxyneia.

In Appendice 3 (pp. 396-416) intitolato “Il valore narrativo delle esperienze di Hassan e gli idiomi linguistici di guerrieri e messaggeri” viene discusso il valore storico della narrazione dell’esperienza e vengono fornite le caratteristiche principali dell’idioma hassiano di guerrieri e messaggeri con un glossario indicativo delle conversazioni, in modo che le citazioni pertinenti siano comprensibili a coloro che non conoscono la Tessaglia. idioma.

Alla fine (pp. 417-420) sono elencati riepilogo contenuto del libro in greco, italiano, inglese e tedesco, ricco Bibliografia (pp. 421-426) e Indice dei nomi di persone e luoghi (pp. 427-436).

Questo libro è arricchito da 100 immagini, 16 delle quali a piena pagina a colori, tra cui immagini di luoghi di battaglia, tre immagini realizzate da Ilias Kotsiras appositamente per questo libro, che raffigurano una scuola in fiamme all’esterno e all’interno con la chiesa di Agios Georgios sullo sfondo e un platano nel suo cortile che divenne il centro dell’azione studentesca. L’ultima immagine a colori è il dipinto di Kostas Adamos “Burning Acid, 1943”.

La redazione e la numerazione dei testi è stata curata da Marilena Stamouli e il curatore filologico è stato Theodoros Nimas.

Benigna Rosiello

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