ChatGPT può essere perdonato in Italia. Se si qualificano

OpenAI non è autorizzato a raccogliere dati personali per addestrare l’algoritmo ChatGPT. Questa è la sentenza delle autorità italiane emessa alla fine del mese scorso, che blocca la possibilità del suo utilizzo nel Paese. Gli italiani hanno ora pubblicato i requisiti che OpenAI deve soddisfare affinché ChatGPT ottenga il via libera nel Paese. Tra questi c’è la necessità di tenere un supporto promozionale in cui verrà spiegato come il sistema gestisce i dati personali dell’utente.

ChatGPT è un generatore di testo di intelligenza artificiale che è salito alle stelle in popolarità negli ultimi mesi. Ma in Italia la piattaforma è andata in crash. Alle autorità locali non piaceva il fatto che lo strumento potesse violare la protezione dei dati personali, quindi hanno deciso di bloccarlo a fine marzo.

Secondo loro, non è chiaro in quali condizioni legali il robot raccolga informazioni personali e dati delle persone con cui lavora. La società OpenAI, che è alla base dello sviluppo di ChatGPT, non informa da nessuna parte su queste condizioni e, secondo le autorità italiane, non controlla nemmeno se gli utenti soddisfano il limite minimo di età di 13 anni, a partire dal quale è possibile utilizzare i chatbot. secondo regole interne.

Pertanto, l’Italia ha ora concesso a OpenAI tre settimane per adeguarsi alle norme italiane sulla protezione dei dati. Se questi sono soddisfatti, le piattaforme in quel paese possono essere utilizzate allo stesso modo di altre parti d’Europa.

Ad esempio, il requisito richiede a un’azienda di visualizzare una notifica sul proprio sito Web che spieghi come gestire i dati necessari per addestrare il proprio algoritmo. Tale avviso deve contenere un elenco dei diritti dell’utente, a cui deve essere offerta anche la possibilità di richiedere la modifica o la cancellazione dei dati personali.

Contestualmente l’azienda deve lanciare entro venerdì una campagna di informazione sui media, in cui verrà semplicemente spiegato che uno strumento con i dati personali per far funzionare l’algoritmo. Ed entro la fine del mese, devono presentare piani per introdurre controlli di verifica dell’età sulle persone che lavorano con loro.

Le autorità italiane giustificano la loro fermezza con la popolarità di massa di ChatGPT. Anche l’organizzazione di polizia europea Europol avverte di possibili pericoli, secondo i quali l’intelligenza artificiale può essere utilizzata dai criminali per frodi e altre attività criminali.

Con il contributo di CTK

Tonio Vecellio

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