AEK – Panathinaikos: Primo servizio e trasmissione televisiva

La squadra di pallavolo del Panathinaikos ha chiuso la stagione con la Coppa di Lega, per addolcire il sapore di un anno in cui avrebbe potuto fare di più, ha sbagliato, ma sottolinea perché sarà sempre nel cuore del mondo.


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Un altro titolo più… Panathinaikos parte di esso Panathinaikoula squadra di pallavolo maschile che ha attraversato mille ondate, ma ha anche festeggiato nella sua seconda finale Coppa di Lega di olimpico In VA BENEvinto con lo stesso punteggio che ha celebrato in “Melina Mercurio” la sua Affitto (3-2).

Tanta è stata la scintilla di festeggiamenti regalata, per il terzo scudetto nell’istituzione negli ultimi quattro anni e il sesto scudetto assoluto nello stesso periodo, che ha segnato un ritorno”Trifoglio» a un livello adatto a lui.

A livello di rivendicare e vincere titoli e non a livello di… sopravvivere ed evitare la retrocessione.

Non bisogna dimenticare che solo cinque anni fa lo stesso reparto che aveva regalato al mondo tanti bei momenti e meritava di essere amato, ha lottato fino all’ultima giornata, fino all’ultimo set da conservare nel “vivente” stanza”, come in quella partita importante con Eginio trionfa.

Da allora, molta acqua è andata in malora e… soldi. L’entrata Dimitris Giannakopoulou A Dilettante nel 2018 ha cambiato completamente la situazione, in meglio ovviamente, anche con i soldi del titolare OEMcompleta cancellazione del debito e buona gestione, il reparto “verde”, il primo e il migliore del reparto pallavolo, è stato riportato a dimensioni adeguate.

In questo restauro totale, ovviamente, il ruolo decisivo spetta alle persone che lo hanno realizzato. Grande personalità con panatenaico consapevolezza e conoscenza degli oggetti, esegue molto rapidamente il lavoro di recupero.

QUELLO Dimitris Andreopoulos nella direzione tecnica, Sotiris Pantaleone da capitano e poi quando ha chiuso la maglia dopo una carriera stellare, da direttore di gara Dilettante e… lavoratori instancabili ovunque Roulis Agrapidakis hanno assicurato, tra l’altro, che c’erano solide basi affinché il “verde” tornasse al primo posto.

Dopo un decennio di avventure, il 2020 segna l’inizio di Coppa di Legaseguì lo stesso anno del primo Campionato dopo il 2006, nel 2022 Campionato E Coppa di Lega e quest’anno Supercoppa insieme agli altri Coppa di Lega.

Obiettivi non raggiunti

Sei titoli che segnano un grande ritorno! Ma resta l’amarezza per una squadra che ha alzato l’asticella ma non è stata all’altezza delle aspettative.

Una squadra costruita su una base per vincere tutto. Dei cinque che avrebbe reclamato, alla fine ne ebbe due, ma i meno “frizzanti”.

Il grande obiettivo è rimanere al top Campionatoper la prima conquista consecutiva dopo il biennio 1995-1996, allora Andreopoulos era il caposquadra nello standarlex e ovviamente nel titolo europeo!

Quello Coppa Sfidadove correva veloce Panathinaikosma… regala, come se forzasse l’1-3 in chiusura Affitto su di lui Olympiakouè arrivata l’ultima giornata della seconda semifinale Maroussi

Le semifinali sono state segnate dalla sua gestione del crimine POLIZIA STRADALE con il lancio di gas lacrimogeni, l’evacuazione dei tribunali, l’inspiegabile decisione di giocare a porte chiuse il giorno successivo e l’inspiegabile collasso della squadra dopo essere scesi per 1-0 nei set e aver perso le qualificazioni al secondo set…

Passeranno molti anni e il mistero del suo crollo Panathinaikou nella ripetizione delle semifinali con “immortale” dopo il primo set non verrà descritta.

Una squadra che li ha battuti Pireo quando vuole, come vuole e ce l’ha fatta nella prima semifinale a sottomettersi senza di lui Hernándezin qualche modo ha detto…

Tutti noi estranei possiamo incolpare il suo governo Dilettante scegliere un luogo per la rivincita nella sua “casa”. San Tommaso Invece VA BENE che estrarrà i dati di migliaia di persone, come è successo l’anno scorso all’incontro per il titolo e alla finale Coppa di Lega con pitta l’anno scorso e olimpico Quest’anno, ma in quattro righe il gruppo stesso non raggiunge il grande obiettivo nonostante il suo potenziale.

La sconfitta traumatica con un ribaltamento a cui neanche il suo avversario poteva credere è stata senza dubbio una “pagina nera” e una svolta che ha richiesto altri due gol, il Campionato E Tazza.

Supporto e amore

In entrambi gli eventi, Panathinaikos flop, a 0/4 contro pittaconseguenza del “crollo” mentale seguito all’esclusione europea e alla perdita di un titolo importante, che invece di finire sul “verde” per fare dell’annata un successo è finito in olimpicoche nonostante abbia fallito in tutte le altre competizioni (compresa la sua finale ritardata Campionato di “Bicipite“), celebrando il più grande trofeo dell’anno.

I “verdi” hanno ammesso a se stessi gli errori in quella semifinale, dove non avevano nemmeno bisogno di vincere, ma hanno preso un altro set per fare 2/2 in un incontro europeo con gli “immortali” dopo il 2009 e nonostante le loro due coppe festeggiate erano rimasti con amarezza per ciò che non hanno vinto…

Nonostante l’amarezza del fallimento e persino del crollo inspiegabile, la squadra ha trovato il coraggio di concludere almeno la stagione con una nota positiva con un titolo contro olimpicomostrare riserva mentale.

Sconvolgimento nella prima finale fuori casa da 2-1 a 2-3 set, ribaltato nella seconda da 1-2 a 3-2, un esempio di qualità e grinta che deve ancora manifestarsi”Che ha tre foglie» nelle semifinali europee o partite con pitta nelle semifinali Play-off da Campionato e le semifinali Tazza.

È grazie a questo spirito combattivo che il mondo ha imparato ad amare questa squadra. Ecco perché la sostiene in tutti gli appuntamenti piccoli o grandi, ecco perché continuerà a sostenerla e ad amarla.

Un team di persone che lo amano Panathinaikos e giocatori che si legano ai quadrifogli. QUELLO Axel Jacobsenquesta grande unità strettamente legata al titolo quadriennale, è giunto il momento di dire un grande “arrivederci”, da divinizzare e divinizzare.

UN Danesi che diventa un… cuore verde e tutt’uno con il mondo, come o RangelQuello “Torre” brasiliana. che è stato un pilastro della squadra negli ultimi anni e si comporta come se avesse giocato… tutta la sua vita nella squadra.

QUELLO HernándezUno Cuba che ha vissuto l’atmosfera magica del mondo l’anno scorso da avversario, è arrivato in squadra quest’anno e si è affezionato così tanto che ha pianto dopo la fine della sua seconda finale Coppa di Lega

Questo “legame” fa la differenza per la squadra e per le persone che tifano, amano la squadra di pallavolo e hanno bisogno di vederla alzare ancora dei trofei.

In finale VA BENE di olimpico balenava un sorriso che si era spento dopo le semifinali europee, ma ricordava anche l’amarezza di quella notte, perché tutto sarebbe stato diverso se Panathinaikos non ha fatto torto a se stesso, dando così agli altri il diritto di festeggiare a sue spese.

Tuttavia, alla fine, lo slogan senza tempo ha trovato la sua perfetta applicazione… “Per gioia e dolore insieme!”



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Per saperne di più…

Settimio Lombardi

"Esperto del cibo. Specialista della cultura pop. Fanatico della birra. Introverso. Incline agli attacchi di apatia. Appassionato del web certificato."

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