AEK: In arrivo una “scopa” in AEK – Mandalos è … – Sportdog.gr – Notizie sportive | Notizia

Modifiche importanti nell’elenco e alcune da supportare. Il giorno successivo all’AEK è stato duro dopo… una stagione di martirio, finita nel peggiore dei modi.

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Uno di questi è stato per l’AEK l’ultima partita della deludente stagione 2021-22. Una squadra che voleva ma non poteva e un avversario che puniva i propri errori. Ha anche dimostrato nella seconda partita consecutiva quanto fosse fragile la psicologia di Union, che ha perso ancora una volta nonostante fosse in vantaggio fino agli ultimi 20 minuti.

Il clima all’OAKA puzzava di polvere da sparo fin dall’inizio e la terza sconfitta dell’anno contro l’Olympiakos è stata legata a… una piacevole atmosfera.

Il destino li ha portati ad essere uno dei pochi giocatori che hanno evitato… i tifosi hanno giurato all’inizio, di accettarli in seguito per errore. Motivi iσανan Stankovi, che ha sentito solo un po’ di trambusto prima dell’inizio della partita, con gli uomini dell’AEK che hanno ammesso di avere la minima responsabilità per il brutto risultato e non di “decorare” lui stesso, come nel caso di Mandalo, Tsintota, Javelin e non solo. Sì, il portiere austriaco ha dato l’1-0 all’Olympiakos con un grave errore, ma poi ha salvato la sua squadra in diversi casi e ha dimostrato di essere uno dei pochi in questa lista a non perdere il posto nella nuova stagione.

Questo non sembra essere il caso di Petros Mandalos, con la sua dichiarazione a Cosmote TV dopo che il gioco sembrava un annuncio prima della partenza. Il nazionale greco è rimasto in squadra in attesa di entrare nel nuovo stadio come capitano e la tragica ironia è che il momento dell'”arrivederci” è arrivato poco prima che la “OPAP Arena” aprisse i cancelli ai tifosi del Dikefalos. L’offerta all’AEK per tutto il tempo è stata tale che sicuramente non se lo immaginava, né meritava di andarsene con disprezzo e disapprovazione.

Duro anche per Muamer Tankovic, che per molto tempo ha quasi smesso di contare. È stato costretto a titolare contro l’Olympiakos e ha avuto dei bei momenti, ma soprattutto ha mostrato l’immagine di un giocatore senza psicologia, che in almeno due casi ha afflitto il podio con le sue scelte.

Cosa nascere per il giorno dopo? Sicuramente un cambiamento e un tentativo di mantenere Gregorz Krichoviak in squadra, in modo che possa giocare un ruolo importante nella nuova stagione. Dimitris Melissanidis è disposto a fare il possibile per il polacco, ma non dipende solo da lui. Oltre al famoso percorso ad ostacoli di Krasnodar, c’è qualcos’altro. Krichoviak ha vissuto in prima persona il clima tossico dell’AEK negli ultimi tempi. Li vede pronti a visitare l’ufficio della squadra, gioca davanti a un pubblico che si congratula con lui e i suoi compagni di squadra, vede Chuber che disapprova perché … festeggia e sente i fan maledire il leader della squadra e altro ancora. Dopo tutto questo, chi avrebbe torto se scegliesse di dire addio alla Grecia e accettare alcune delle altre proposte che era sicuro di avere?


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Benigna Rosiello

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