Prima del concerto a Belgrado Djiboni ha parlato anche di Aleksandra Prijović: “Ci sono mondi paralleli” | Divertimento

Il cantante Zlatan Stipšić Džiboni terrà presto due concerti all’Arena di Belgrado

La cantante Aleksandra Prijović, che recentemente ha fatto il tutto esaurito in cinque arene di Zagabria, è stata oggetto di “discussione” da parte di molti colleghi del quartiere nei giorni scorsi. Jelena Rozga, Severina e Nina Badrić si sono congratulate con lei per il suo successo, e ora Zlatan Stipšić Džiboni ha commentato il suo successo e ha rivelato se è rimasto sorpreso dalla sua popolarità in Croazia.

“Ho vissuto a Berlino e Londra, la caratteristica dei grandi quartieri è che ci sono mondi paralleli. Alcuni vanno a un concerto dei Depeche Mode e pensano che sia la cosa più importante del mondo, altri vanno a vedere Eric Clapton ed è anche la cosa più “È una cosa importante per loro. Nei piccoli luoghi, l’intero villaggio viene ad un piacevole concerto musicale, e in un ambiente grande, come Zagabria, è molto normale che sia presente tutto il mondo”, ha detto Džiboni ed ha aggiunto:

“La gente guarda il mio pubblico e dice che è enorme. Non è grande, ma leale. Su Spotify decine di cantanti hanno più ascoltatori di me, ma la gente viene ai miei concerti. Poi tutti cercano di definire cosa è vero, ma io non ci riesco, Quindi nessuno dei risultati mi ha sorpreso.”

Questo cantante è dietro il fatto che non a tutti può piacere la sua musica.

“Vai in città di notte e guarda tutte le finestre illuminate e spente. Dietro ogni finestra vivono tre o quattro persone. È un mare di gusti diversi. Trovo anche commenti di ogni genere sulla mia musica, da” Gibo Zar” a “Mi annoio, non capisco”. Lo accetti e basta e ti rendi conto che non sei per tutti, grazie a Dio. Non credo che la musica abbia un secondo fine. È un balsamo per l’anima, una lettera aperta indirizzata alle persone -quella che riesce a sentirlo. Dopo una rottura non riesce a trovarla in nient’altro che nella musica folk – è la lettera aperta di lei che può leggere. Non la troverà in nessun altro altro genere, perché non è una lettera indirizzata a lui. Ognuno si ritrova in ciò che vuole, e non è così, non vedo alcun problema. La musica ha sempre unito le persone, cosa c’è di così strano in questo?”.

Malvolia Cocci

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