A seguito degli incendi dei giorni scorsi, un nuovo fronte di fuoco si è esteso alla Sicilia. L’incendio ha bruciato le zone montuose dei Nebrodi e delle Madonnie, nel palermitano maggiore. Nonostante gli sforzi dei Vigili del fuoco e della Protezione civile, gli incendi hanno minacciato zone residenziali e distrutto vaste aree forestali.
Le case della zona di Balestraté sono state evacuate e un denso fumo ha coperto il cielo nelle zone di Capo d’Orlando, Sant’Agata Militello e Milazzo. Continuavano a soffiare forti venti e le perdite subite da contadini e contadini della zona erano incalcolabili.
Canader ed elicotteri dei Vigili del fuoco italiani hanno effettuato continui gocciolamenti d’acqua in tutta l’area.
Intanto, le ricerche finora mostrano che il 57% degli incendi avvenuti nelle ultime due settimane in Sardegna, Sicilia e Pescara nel centro Italia sono stati il risultato di un incendio doloso. Il 13% è dovuto a incuria o mancanza di manutenzione e solo il 2% può essere attribuito con certezza alle condizioni climatiche. Non è stato possibile determinare altre cause di incendio.
La stampa italiana, intanto, ha sottolineato oggi che i mezzi a terra utilizzati in Sicilia dai vigili del fuoco sono ormai superati, mentre le gare per l’acquisto di nuovi sono state bloccate per burocrazia e cattiva gestione.
Fonte: -ΜΠΕ
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