“Niente tasse per chi ha figli”: la priorità del governo italiano per combattere la bassa natalità

FOTO D’ARCHIVIO: Il Presidente del Consiglio italiano Giorgia Meloni. APE, Riccardo Antimiani



In Italia i problemi demografici sono molto visibili, insieme ai problemi di immigrazione divenne al centro dell’attenzione del Governo e – per questo – della stampa italiana.

Dopo le (controverse) dichiarazioni del ministro delle Politiche agricole Lolobrigida (“va incoraggiata la demografia” e “non si può cedere alla sostituzione etnica”) ma anche la posizione del premier Meloni sulla bassa natalità (che ha parlato di “motivazione alla famiglie che partoriscono figli”), oggi il quotidiano Il Foglio con un articolo del direttore Claudio Cerasa propone quella che viene segnalata essere la linea del Governo italiano, che si riassume nel motto “niente tasse a chi ha figli “.

Come sottolinea l’articolo, “le scommesse sulla natalità sono una priorità per il Governo” e sembra probabile che troverà una “clamorosa risposta” attraverso “un importante dossier che il vicepresidente Giancarlo Giorgetti ha deciso di aprire nei giorni scorsi per un forte intervento sul tema”.

Nel dettaglio, Il Foglio ha sottolineato che la proposta del ministro era quella di “manifestare a fine anno” un “assegno familiare per genitori con figli”, ovvero “i nuclei familiari con almeno due figli non pagheranno tasse”.

Tserasa ha chiarito che “i criteri esatti non sono stati determinati”, per non parlare di quali esenzioni fiscali dovrebbero essere concesse. Ma sembra che “i meccanismi siano chiari e, a loro modo, (saranno) sovversivi” e infatti si vedrà molto presto.

La riduzione delle tasse per le famiglie (con figli) sarà quindi un importante incentivo per combattere la bassa natalità, idea condivisa da Massimo Bitonci, sottosegretario di Stato. Attività commerciale.

Come riporta il Corriere della Sera, secondo Bitonci, “per favorire la fecondità è necessario ridurre le tasse per le famiglie con uno o più figli a carico.

Ciò non significa trascurare un assegno unico, ma, in aggiunta, va ripristinata per tutti una trattenuta di 10.000 euro annui per ogni figlio (ora 950 euro fino a 21 anni) fino al termine degli studi, anche universitari famiglie. senza criteri di reddito.

FONTE: ertnews.gr

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Benigna Rosiello

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