L’ad Eni: “Il gasdotto EastMed non si costruisce senza la partecipazione di Türkiye”

In una dichiarazione ferma che potrebbe porre fine al sostegno dell’Italia al canale Medio Oriente, L’Amministratore Delegato di Eni ha continuato, Claudio Descalci.

Secondo Sigma Live, parlando a una commissione parlamentare, ha sottolineato che la costruzione del gasdotto sottomarino East Med sarebbe impossibile senza l’approvazione della Turchia.

“Non possiamo presumere che Israele, Cipro e Grecia saranno d’accordo senza la partecipazione della Turchia”, ha aggiunto. “L’Italia, che riceverà il gas attraverso questo gasdotto, non può partecipare”.

Parlando in generale del Sud del Mediterraneo, Descalci ha detto che “le riserve di gas sono importanti e bisogna capire come si svilupperanno. L’unica area che è matura è l’Egitto, mentre Israele è maturo e Cipro ha un piano. È un’area con dinamica, ma non subito”.

“Ci sono differenze tra Türkiye e Cipro difficili da colmare e ne emergeranno di nuove attriti dovuti al memorandum Türkiye-Libia. Accetto che qualsiasi accordo debba essere stipulato con Türkiye. Non possiamo pensare a un accordo con Israele, Cipro e Grecia per il gasdotto senza la partecipazione della Turchia”.

“Come Italia non possiamo partecipare ad accordi politici e come destinatari del gas naturale non possiamo decidere per conto di altri Paesi”, ha aggiunto.

“Speriamo che Israele possa continuare il dialogo con la Turchia”, ha affermato Paolo Formentini, vicepresidente della commissione per gli affari esteri, secondo decode69. In tal senso, ha aggiunto, le parole di Descalci “non ci hanno sorpreso. Anzi, l’idea di fondo da lui annunciata era possibile”.

La maggioranza dei parlamentari ha chiesto al governo italiano di continuare la costruzione del gasdotto EastMed e facilitare i colloqui tra i paesi a questo scopo.

Poldi Mazzi

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