La canzone preferita dei bambini ha una storia oscura, riferendosi alla malattia che ha causato 68.000 vittime

La canzone “Ringe, ring, raja” è stata per anni una di quelle canzoni che i bambini cantano allegramente tenendosi per mano e saltando su e giù. Secondo la leggenda metropolitana, il suo significato si riferisce in realtà alla peste, che causò più di 68.000 vittime in città.

Ha origine a Londra, Regno Unito, dove fu cantato all’inizio del XVII secolo, più precisamente nel 1665 o 1666, quando la peste colpì l’Inghilterra.

In inglese suona così:

Ring-a-ring o’ rose, Una tasca piena di pose, A-tishoo! A-tishoo! Cadiamo tutti. Mucche nel prato Mangia ranuncolo A-tishoo! A-tishoo! Tutti saltiamo.

In traduzione significa:

Fai un cerchio di rose, riempi le tasche di fiori, uccellini! Un uccello! Cadiamo tutti.

Le mucche nel prato stanno mangiando un hotpot A-birds! Un uccello! Saltiamo tutti!

Ring in inglese significa anello o cerchio, e ‘ring of roses’ è un anello di rose, che significa il primo sintomo della peste, un cerchio rosso sulla pelle.

I fiori della canzone hanno un significato speciale. Le rose simboleggiano i sintomi della peste, i sacchetti pieni di fiori sono usati come protezione contro le malattie e i ranuncoli sono tradizionalmente usati come rimedio per infiammazioni, febbre, irritazioni cutanee… La pratica di portare fiori e di metterli intorno a una persona infetta per la protezione è descritta nell’espressione “riempiti le tasche di fiori” e “cenere” è in realtà un’associazione con uno starnuto o un’imitazione del suono dello starnuto di una persona infetta. Le parole “cadiamo tutti” significano: morte, scrive Snopes.

La prima strofa della poesia riguarda in realtà la malattia e la morte, e la seconda strofa riguarda la guarigione e la guarigione, perché le mucche nel prato pascolano ranuncoli medicinali, e poi tutti saltano.

Nelle versioni più recenti invece di “A-birds!” cantavano “Ashes”, che alcuni dicono si riferisca alla necessità di cremare i cadaveri per impedire la diffusione della peste.

I bambini inglesi hanno cantato e ballato al ritmo della canzone quasi come la nostra. Si teneva per mano e formava un cerchio attorno a un bambino e cantava una canzone. Alla fine della canzone, la bambina più lenta finirà in cerchio e diventerà Rosie. Il bambino al centro rappresenta il malato di peste ed è isolato dagli altri bambini. Poi il bambino bacerà un altro bambino, che in questo modo lo “trasmetterà”, in modo che anche il bambino diventi una rosa.

Ma gli scienziati che studiano il folklore rifiutano questa teoria di una connessione tra la peste e la canzone. Dicono che ci siano diverse ragioni per questo, e una di queste è che i sintomi della grande peste non sono esattamente gli stessi di quelli del poema.

Courier.rs/B92


Corriere

Malvolia Cocci

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