Ivan Gavrilović sull’incontro con Džej Ramadanovski | Divertimento

Il ballerino Ivan Gavrilović, divenuto famoso negli anni Novanta con la canzone “200 na sat”, in precedenza ha condiviso i dettagli della sua relazione con la figlia di Slobodan Milošević, Marija Milošević, e ora anche gli eventi interessanti accaduti con Džej Ramadanovski.

“Jay è un mio buon amico, viaggiano molto insieme e penso che sia lì che si possa vedere meglio la differenza tra la scena di allora e quella di adesso. L’amicizia e i diversi tour insieme sono qualcosa che non puoi dimenticare. Enorme popolarità, ma vita, divertimento – divertimento e scherzi Quando volavamo insieme, sapevamo che Mitar Mirić aveva paura di volare, quindi Jacki mi ha fatto l’occhiolino e ha detto davanti a lui:Sai che l’aereo è precipitato tre settimane fa?‘. C’erano un sacco di battute”, ha detto il cantante e ha rivelato che in un’occasione Jay aveva detto al pubblico che “Ivan è stupido”.

“Mi sono esibito a Uzice davanti a 10.000 persone dove ho cantato ‘200 all’ora’ ed è venuto Jacky, mi ha salutato, mi ha lanciato un osso e mi ha rubato l’orologio, un Rolex. Poi è salito sul palco e ha chiesto al pubblico: ‘Amate il vostro Ivan?’, il pubblico gli ha risposto in trance: ‘Sì, lo amiamo’, e lui ha detto loro: ‘È una persona molto stupida’, e sono tutti: ‘No, no, no!’ Jay tirò fuori l’orologio dalla tasca e disse: “Adesso si arrabbierà per un’ora perché non ha l’orologio e lo sta cercando”! Non mi sono nemmeno accorto che l’abbia preso. Si sta divertendo tantissimo, è stato grandioso.”

Ivan dice che in un periodo della sua vita non si è separato da Jay, che lo ricorda per la sua buona compagnia e per il fatto che è sempre stato protettivo nei suoi confronti, ma anche nei confronti del giocatore di basket con cui uscivano!

“I pesci ci sono, ce ne sono tanti! Jay è il re dei pesci, lo adorano moltissimo. Abbiamo tirato per Vršac, poi l’Hemofarm aveva un giocatore di basket. Andiamo lì, lei è piccola e anch’io non sono grande, ma di solito ti piacciono le ragazze alte. Andiamo, quei cinque pesci e non sappiamo quale sia il più carino, ma sono tutti 180, 190. Noi attorno a loro, era uno spettacolo! Ne ho lanciato uno, che era 193, e ha lanciato anche quello. Stavamo guardando la partita, giocavamo io e lui e due ragazze, giocatrici di basket, Zvezda. Ho detto alla mia ragazza, perché ha 193 anni, di non abbracciarmi, perché la colpa è già mia. Jay gli ha detto subito che non appena fossimo entrati avrebbe dovuto iniziare ad abbracciarmi e a baciarmi, così la folla mi avrebbe preso in giro. Siamo entrati, era bella come sempre, ma fratellone, lei si è chinata e mi ha baciato, tutti hanno gridato: ‘Ciao, 200 l’ora, alzati, perché sei seduto?’‘. È stata davvero una bella battuta.

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Malvolia Cocci

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