Italia / Tragedia della morte di bambini profughi dopo l’esplosione a bordo

Il sindaco di Lampedusa ha parlato di “inferno” e ha invitato la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, a partecipare.

Si è verificata un’esplosione su una nave con 37 immigrati e rifugiati diretti a Lampedusaha prodotto due bambini piccoli, invecchiati uno e due anni, per forfait. Contemporaneamente almeno cinque donne sono rimaste ferite, una donna incinta di 25 anni, madre di uno dei piccoli tragicamente morti, è stata intubata e portata in elicottero in un ospedale di Palermo, come riporta il Tg agenzia. RAI.

Le autorità italiane stanno cercando di determinare la causa dell’incidente che si ritiene sia avvenuto dopo che il motore della nave è esploso, colpendo due bambini (un maschio e una femmina) che si trovavano nelle vicinanze e incendiandola. Un’altra versione è che il serbatoio del carburante è esploso, a causa delle scintille del motore, che i rifugiati hanno cercato di avviare perché ha smesso di funzionare.

Bruciati anche rifugiati e migranti seduti a poppa della nave. Secondo la testimonianza dei migranti, la madre dell’altro bambino morto si sarebbe dispersa in mare. I corpi dei bambini sono sbarcati sul molo Favarolo.

Insieme alla donna intubata, l’elicottero ha trasportato da Lampedusa a Palermo anche un bambino di due anni con ustioni al petto. su tutto il corpo e un ragazzo con ustioni alle gambe.

I migranti soccorsi ricevono assistenza medica a Lampedusa, al largo della costa tunisina, mentre una donna risulta dispersa.

Il sindaco di Lampedusa, Filippo Mannino, parlare di “inferno” e ha invitato la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, ad andarci. “Sono sindaco solo da 100 giorni e ho registrato cinque morti” tra i tanti migranti che ogni giorno lasciano le coste del nord Africa su gommoni o pescherecci fatiscenti.

“L’Europa deve agire senza indugio, non è più possibile far morire le persone”, ha aggiunto.

Più di 76.000 persone sono sbarcate sulle coste italiane dall’inizio del 2022, rispetto alle 50.000 nello stesso periodo del 2021 e alle 26.000 dell’anno precedente, secondo il ministero dell’Interno italiano.

Dall’inizio dell’anno, 1.269 migranti sono considerati dispersi nel Mediterraneo centralela rotta migratoria più pericolosa al mondo, secondo l’Organizzazione internazionale per le migrazioni.

Benigna Rosiello

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