Italia 1990: La vendetta dei “panzer”

La Grecia era tra i sei paesi ad ospitare le fasi finali della Coppa del Mondo del 1990, ma all’inizio del 1984 l’offerta fu ritirata.

L’Unione Sovietica e l’Italia si erano già qualificate per… la finale, ma il boicottaggio sovietico delle Olimpiadi di Los Angeles potrebbe aver avuto un ruolo nel dare il “via libera” della FIFA a un paese vicino.

Il torneo si è rivelato un brutto spettacolo, con la media gol a partita più bassa (2,21), 164 cartellini gialli e 16 cartellini rossi (un record) in 52 partite, due delle quali in finale (il primo rifiuto in una partita del genere).

Le ultime sette partite del torneo non vengono decise dalla fase regolare, ma dai rigori (nei 90 minuti o nei tempi supplementari) o da procedimenti che distruggono l’anima.

La cattiva forma ha portato la FIFA a introdurre una regola per i portieri che non usano le mani dopo aver effettuato un passaggio di piede e ha assegnato tre punti invece di due per la vittoria.

Vincitore

Germania dell’Ovest. Le vittorie complete nella prima partita contro la Jugoslavia, le comode vittorie sugli Emirati Arabi Uniti e “X” contro la Colombia li hanno tenuti in testa al girone. Poi la squadra di Franz Beckenbauer, con assi come Mathews, Klinsmann, Breme, Augendaller, Kohler e Feller, si è vendicata dell’Olanda per l’eliminazione a Euro 1988, dell’Inghilterra per la sconfitta nella finale del 1966 e dell’Argentina per la finale persa del 1986.

FINE

I “battitori” hanno approfittato dell’assenza di Olartikoetsea, Huesti e Kania per avere scarsa iniziativa di movimento nel finale. Al 64′ Monson viene espulso, vittima del “teatro” di Klinsmann, mentre all’85’ l’arbitro messicano concede un rigore, diciamolo duro, per la caduta di Feller su marcatura di Sensini e il Werder segna. Sei anni dopo, il marcatore ha ammesso che questo rigore non avrebbe dovuto essere assegnato.

GERMANIA DELL’OVEST (Franz Beckenbauer): Ilgner, Breme, Kohler, Augendaller, Buchwald, Litbarski, Hessler (58′ Meller), Mathews, Berthold (73′ Reuter), Feller, Klinsmann.

ARGENTINA (Carlos Bilardo): Goicochea, Basualdo, Buruchaga (53′ Calderon), Desotti, Lorenzo, Sensini, Cerizuela, Rujeri (Stagione 46′), Maradona, Simon, Trollio.

Capocannoniere

Salvatore Schillacci. Prima del torneo aveva una sola presenza con la nazionale italiana e avrebbe dovuto sostituire Gianluca Vialli o Andrea Carnevale. Nella prima ha rotto il “vincolo gordiano” contro l’Austria, poi ha segnato gol contro Cecoslovacchia, Uruguay, Irlanda (quarti di finale) e Argentina (semifinali), ma un rigore sbagliato di Donandoni Serena non le ha permesso di farlo. eseguire il suo. L’anno prima aveva giocato nel Messina e in Serie B.

Shock

Nel 1982, il Camerun è stato eliminato imbattuto (ha pagato in pareggio), ma nel 1990 ha fatto la differenza, a partire dalla prima vittoria contro i campioni del mondo dell’Argentina. Bigic segna gol, Mila è adorato come un dio nel paese. Il “leone selvaggio” si qualificò, poi conquistò la Colombia, fino a quando il suo appuntamento con l’Inghilterra arrivò in “8”. A sette minuti dalla fine, Lineker salva i “tre leoni” con un rigore e nei supplementari abbatte il Camerun con un altro.

Fatto

“Diego nel cuore, l’Italia nelle canzoni” e “Maradona, il Napoli ti ama, ma l’Italia è la nostra patria”. Il leggendario asso ha chiesto al pubblico del “San Paolo”, uno stadio glorificato come nessun altro, di sostenere “Albiceleste” e non l’Italia nelle semifinali tra di loro. È stato suonato l’inno nazionale dell’Argentina, per lo più applaudendo sulla ribattuta, ma al momento della partita il pubblico non era dalla sua parte. Per l’unica volta…

Foto

D. tedesco-olandese: Frank Rijkaard ha sputato su Rudi Feller. Grande lotta

Benigna Rosiello

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