Il governo Meloni riconosce le politiche liberali sui rifugiati – politiche

Marwa Mahmoud è un membro del gruppo dirigente dei socialdemocratici del PD. Il più grande partito di opposizione italiano è attualmente in fase di formazione sotto la giovane eletta Elly Schlein per competere efficacemente con i media per il governo di destra di Giorgia Meloni. A questo proposito, non sorprende che Mahmoud abbia respinto con parole dure le politiche migratorie del governo.

Ma si vede che l’assessore 38enne di Reggio Emilia, i cui genitori sono egiziani, è assolutamente furioso. Ha definito la dichiarazione dello stato di emergenza un grave errore. In un’intervista al giornale, Mahmoud ha affermato che è stato un peccato trattare i rifugiati come un disastro, vista la sua scelta di parole. Repubblica: “Li disumanizza”.

Riguardo all’argomentazione del governo secondo cui attualmente ci sono fino a 1.000 migranti clandestini al giorno via mare, i socialdemocratici affermano: “Siamo un Paese di 60 milioni di persone. Con il numero di rifugiati calcolato nel 2021, inferiore a 200.000, non possiamo nemmeno fare il Circo Massimo a Roma è pieno”. I migranti sono anche un’opportunità, ha detto Mahmoud. In Italia contribuiscono già con l’11 per cento al Pil, cioè alla produzione economica del Paese: «L’Italia è un Paese multiculturale». Questo è un punto di vista.

L’altra è stata segnata dal tripartito del premier Giorgia Meloni. In particolare, il capo della Lega populista di estrema destra, Matteo Salvini, ha nuovamente intensificato le pressioni sui migranti. Da ministro delle Infrastrutture, Salvini non è più responsabile dell’ordine pubblico nel Paese come lo era qualche anno fa da ministro dell’Interno, ma si occupa invece dei porti.

Il presidente del Consiglio vuole anche abolire le tutele speciali per i migranti

Nel suo primo mandato ministeriale dall’estate 2018 all’estate 2019, era noto per aver chiuso porti e aver commesso atti di violenza contro i soccorritori in mare. La sua decisione, che Salvini ha definito un massiccio inasprimento delle condizioni di vita dei migranti.

Meloni, attuale capo del partito più grande, il post-fascista Fratelli d’Italia, ha preso una posizione difficile durante la campagna elettorale, compresa l’idea di un blocco navale. Il governo ha avviato una serie di iniziative: nuove barriere alle operazioni di soccorso privato (anche se non così lontano come in passato sotto Salvini) e sanzioni più elevate per le bande di trafficanti di esseri umani. Alla Lega non è bastato. Rivuole le vecchie regole, i piani sono a posto.

Si tratta anche di abolire le cosiddette tutele speciali per i migranti, introdotte dal premier indipendente Mario Draghi. Questo permesso di soggiorno speciale interviene se non sono soddisfatte le condizioni per la concessione della protezione internazionale, ma il ritorno dello straniero nel Paese di origine è ritenuto troppo rischioso. Meloni ha sostenuto i piani per inasprire i regolamenti nel fine settimana e l’opposizione è stata colta di sorpresa.

Basilio Montalto

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