I mercati dell’euro sono crollati, con il settore immobiliare che li ha appesantiti

I principali indici europei si sono spostati in territorio negativo, poiché la pressione nel settore immobiliare in un contesto di aumento delle obbligazioni ha compensato i guadagni di performance dei rivenditori.

Nello specifico, lo Stoxx 600 paneuropeo è sceso dello 0,8% a 456,26 punti, con il settore immobiliare che ha perso l’1,8% mentre il settore retail è salito dello 0,8%.

Nelle classifiche europee locali, il DAX tedesco è sceso dello 0,4% a 15.842 punti, così come il CAC 40 francese che è passato a 7.319 punti, mentre nel Regno Unito il FTSE 100 è sceso dello 0,75% a 7.450 punti.

Un andamento simile si è verificato in Spagna, dove l’IBEX 35 è sceso dello 0,4% a 9.391 punti, mentre in Italia il FTSE MIB ha deviato dall’umore ed è salito dello 0,6% a 28.435 punti.

I rendimenti obbligazionari, che tendono ad avere un effetto inverso sui titoli immobiliari, sono aumentati in tutta Europa e in particolare nel Regno Unito dopo che i dati hanno mostrato che i salari nel paese sono aumentati a un ritmo record.

Nel frattempo, le azioni Marks & Spencer sono aumentate dell’8% rispetto allo Stoxx 600 dopo che il rivenditore britannico ha migliorato le sue prospettive di redditività.

Altrove, gli investitori stanno scontando gli sviluppi in Cina, dove la banca centrale ha organizzato il suo più grande taglio dei tassi dal 2020 a causa di nuovi dati deludenti sulle vendite al dettaglio e sulla produzione industriale.

In un altro sviluppo economico, la banca centrale russa ha alzato i tassi di interesse di 350 punti base al 12% in una riunione di emergenza oggi mentre Mosca cerca di fermare la rapida svalutazione della sua valuta.

Settimio Lombardi

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