Gli edifici più imponenti del Brutalismo italiano

Una tomba che sembrava uscita direttamente da lui Guerre stellari e un tempio a forma di formaggio sono inclusi nella galleria fotografica creata da questi fotografi Roberto Conte E Stefano Perego.

La raccolta è intitolata Italia brutalista raccogliere Il miglior edificio brutalista in Italia.

I due fotografi avevano già collaborato al libro Asia sovieticaha voluto concentrarsi su come si è sviluppata l’architettura in cemento armato in Italia, dopo aver documentato la costruzione brutalista all’estero.

Alcuni degli edifici presenti sono completamente abbandonati o necessitano di manutenzione, mentre altri sono ancora in buone condizioni.

I due fotografi avevano già collaborato al libro Asia sovieticavuole concentrarsi su come si è sviluppata l’architettura in cemento armato in Italia.

Sebbene questo particolare stile architettonico sia ancora divisivo, i fotografi ritengono che l’interesse nei suoi confronti stia crescendo. Di seguito sono riportati alcuni degli edifici più impressionanti della collezione.

Laboratorio Marxer, Loranzè

di Alberto Galardi (1964)

L’edificio abbandonato del Laboratorio Marxer nel nord Italia ha un design impressionante, con una facciata in cemento a vista e file di finestre simmetriche.

Chiesa Nazionale di Nostra Signora Madre e Regina, Trieste

di Antonio Guacci e Sergio Musmeci (1965)

Questa chiesa cattolica romana dedicata alla Vergine Maria ha un design modernista monolitico che la differenzia dai tradizionali luoghi di culto.

Monumento alla Resistenza, Macerata

Gruppo Marche: Paolo Castelli, Luigi Cristini e Romano Pellei (1969)

Situato nell’Italia centrale, questo monumento degli anni ’60 commemora il movimento di resistenza locale che combatté il nazismo e il fascismo durante la seconda guerra mondiale.

Villa Gontero, Cumiana

di Carlo Graffi, Sergio Musmeci (1971)

Villa Gontero, uno dei pochi edifici privati ​​della collezione, è caratterizzata da grandi sbalzi in cemento e dettagli rossi che risaltano sul grigio del materiale.

Casa sull’albero, Fregene

di Giuseppe Perugini, Raynaldo Perugini e Uga De Plaisant, (1971)

Costruito in una località balneare vicino Roma, l’edificio si sviluppa su diversi livelli sostenuti da blocchi di cemento e giunti in ferro rosso che mostrano chiaramente, dall’esterno, la disposizione interna degli spazi.

Ponte industriale Musmeci, Potenza

di Sergio Musmeci (1976)

La forma sinuosa e asimmetrica del Ponte Musmeci lo rende una delle infrastrutture più imponenti di Potenza, nel sud Italia.

Casa del Portale, Napoli

di Aldo Loris Rossi (1981)

L’architetto italiano Aldo Loris Rossi è la mente creativa dietro questo edificio molto insolito, caratterizzato da volumi impilati con dettagli strutturali visibili su una base geometrica.

Ampliamento tomba, Jesi

di Leonardo Ricci (1994)

Questo ampliamento del cimitero nel centro Italia è stato progettato dall’architetto Leonardo Ricci dal 1984 al 1994.

Chiesa della Madonna delle Lacrime, Siracusa

di Michel Andrault e Pierre Parat (1994)

Una delle tante chiese presenti in questa raccolta, la Chiesa di Nostra Signora delle Lacrime ha un interno impressionante quanto il suo esterno.

Chiesa di Gesù Redentore, Torino

di Nicola Mosso, Leonardo Mosso e Livio Norzi (1957)

Un tetto in cemento costituito da abbaini triangolari ad incastro aggiunge un tocco decorativo a questa chiesa medievale.

Settimio Lombardi

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