Giornata Mondiale della Pizza – I “numeri” straordinari che il piatto nazionale porta in Italia

Tesoro del Made in Italy, la pizza è la spina dorsale di un vasto sistema economico.

Oggi è un giorno di festa per gli italiani che celebrano il loro cibo nazionale, la pizza, che si colloca al primo posto come scelta alimentare nazionale con l’89%, leggermente sopra la pasta che domina l’88%, mentre il vino arriva al terzo posto come rappresentazione della cultura culinaria italiana con 58%. Quanto al cappuccino, un italiano su due (51%) lo considera “suo”.

Questi i dati diffusi oggi dalla Coldiretti, Associazione italiana agricoltori in collaborazione con Ipsos, in occasione della Giornata mondiale della pizza, che fanno capire che la pizza Margherita è la più apprezzata. Secondo la Coldiretti la pizza è considerata un piatto di famiglia, di accoglienza e di convivenza non solo in pizzerie e ristoranti, ma anche a casa dove il 36% degli italiani dichiara di farla ex novo impastando la base e con varie varianti.

Attualmente, con un fatturato superiore 15 miliardi di euro all’anno, la pizza si conferma un tesoro del Made in Italy, simbolo del successo della dieta mediterranea nel mondo. È uno dei piatti storici più versatili della cucina italiana, tanto che nel 2017 l’UNESCO ha dichiarato l’Arte del Pizzaiolo Napoletano Patrimonio Immateriale dell’Umanità. Ogni pizza è un trancio unico e ne esistono decine di versioni: tonda, quadrata, con o senza “cornice”, al taglio, sottile, alta, croccante o morbida, con mozzarella e pomodoro o con zucchine e acciughe, oppure con verdure grigliate. per chi ha tartufo o frutti di mare.

Ma la pizza è anche la spina dorsale di un sistema economico fatto di, 121.000 posizioni in Italia dove viene preparato e servito grazie al lavoro calcolato della Coldiretti 100.000 lavoratori a tempo pieno e altrettanti (100.000) nei fine settimana. In Italia vengono sfornati ogni anno 2,7 miliardi di pizze che in termini di materiale significa che può essere utilizzato tutto l’anno Farina di frumento 200 milioni di chili, mozzarella 225 milioni di chili, olio d’oliva 30 milioni di chili e salsa di pomodoro 260 milioni di chili.

Per combattere le frodi i ristoranti devono dichiarare l’origine degli ingredienti citati, come chiede il 92% degli italiani secondo un’indagine Coldiretti/Ipsos, per evitare di servire inconsapevolmente piatti che utilizzano cagliata congelata lituana per la mozzarella, concentrato di pomodoro cinese e anche piatti tunisini . Olio canadese e farina di grano», ha detto il presidente della Coldiretti Ettore Prandini.

“La pizza è simbolo dell’enorme valore storico e culturale del patrimonio enogastronomico nazionale, la cui valorizzazione offre numerose opportunità di sviluppo economico e di crescita occupazionale”, ha concluso Prandini.

Poldi Mazzi

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