Eva Kaili: almeno altre 3 settimane di carcere – Nuovi sviluppi in arrivo al Qatar Gate

Il nuovo anno lo ha trovato Eva Kaili in carcere, dove rimarrà per almeno altre tre settimane, su sua richiesta scarcerazione con un braccialetto elettronico sarà esaminato da autorità giudiziaria a partire dal Belgio intorno al 20 gennaio. Allo stesso tempo, sono attesi ulteriori sviluppi in merito a un grave scandalo di corruzione Porta del Qatar, mentre, secondo quanto riferito, dovrebbe essere revocata anche l’immunità di altri legislatori. L’inchiesta belga prosegue a ritmo incessante e entriamo ora nella seconda fase, come tutti hanno dimostrato, Porta del Qatar questa è solo la punta dell’iceberg, secondo il quotidiano italiano “La Repubblica”.

Come riportato dai Media italiani, da domani lunedì (2/1) inizierà un’indagine per nuove persone coinvolte nel caso e si prevede che chiedano rinuncia all’immunità altri due o tre eurodeputati, dai socialisti belgi Marco Tarabella e Maria Arenaforse anche da MEP Italia Andrea Coccolinodove lavora Francesco Giorgio, partner Eva Kaili. Infatti, secondo la testata italiana, la nuova fase dell’indagine includerà nuovi sospetti e nuove richieste da parte delle autorità.

Il Parlamento europeo gestirà il processo

In tal caso, l’ufficio legale Parlamento europeo Dovrebbe avviare presto la procedura, in modo che la sessione plenaria del DPR decida sulla revoca dell’immunità parlamentare intorno al 16 gennaio. Lo riferisce intanto “La Repubblica”. Andrea Coccolino ha lavorato al Parlamento europeo per promuovere gli interessi marocchini, e sembra che Francesco Giorgi abbia testimoniato che Coccolino potrebbe aver ricevuto denaro da Panzeri, anch’egli implicato nel caso marocchino. Proseguono le indagini delle autorità belghe per altri parlamentari e assistenti parlamentari senza prove reali, solo sospetti.

Ricorda che il partner di Eva Kaili, Francesco Giorgioè il suo assistente Cotsolino. Quest’ultimo, però, nel suo comunicato, ha sottolineato che “non ha mai preso un solo euro per agire in maniera contraria ai suoi obblighi”. Secondo La Repubblica, invece, Giorgi avrebbe testimoniato di aver “presunto” che Panzeri potesse aver dato i soldi a Coccolino.

“Si può anche chiedere la revoca della sua immunità Marco Tarabellache appartiene, direttamente, alla rete Pancheri”, ha aggiunto il quotidiano rom. Come, infine, ai due europarlamentari italiani di centrosinistra Alessandra Moretti e Brando Benifei, è stato sottolineato che “i loro assistenti potrebbero aver fatto parte della rete Panzeri , ma non ci sono prove che loro stessi sapessero che dietro Panzeri non c’erano semplici Ong, ma stati – corrotti, che volevano comprare la democrazia europea”.

Settimio Lombardi

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