Cisitalia 202 – Il design italiano al suo meglio

La prima automobile ad essere esposta permanentemente al Museum of Modern Art di New York, raffigurante una scultura meccanica.

Nessuno può dire quanto il calcio perse a causa del grave infortunio al ginocchio subito dal centrocampista Piero Dusio nella stagione 1921-1922. Era riuscito a disputare solo due partite ufficiali della Juventus, quando accadde uno spiacevole incidente che lo costrinse a interrompere il suo sport preferito. Tuttavia, se ciò non verrà fatto, il mondo automobilistico peggiorerà. Per non confondervi, raccontiamo tutto dall’inizio, o almeno dall’infortunio del nostro protagonista e dalle sue conseguenze. Dopo essere stato costretto a terminare la carriera calcistica, Dusio non è rimasto in silenzio. Inizialmente era un’azienda tessile, poi si è evoluta in un’azienda di produzione e vendita di abbigliamento sportivo, prima di finire come fornitore di abbigliamento militare. Allo stesso tempo entra in contatto con il motorsport, che lo conquista. Ben presto si ritrovò al volante di un’auto da corsa, prendendo parte ad alcune delle competizioni più importanti del suo tempo. Per dieci anni consecutivi partecipò alla Mille Miglia, conquistando la vittoria nella classe 500cc nel 1937, in sella ad una Siata. Un anno prima era al via del GP d’Italia, mentre alla vigilia della seconda guerra mondiale (1939) fondò la Scuderia Torino. Successivamente, in mezzo alle ostilità, assunse l’incarico di presidente della Juventus (1941), che mantenne fino al 1947. Da notare che i giocatori della “Vecchia Signora”, per evitare i disagi della guerra e coscrizione obbligatoria, erano stati dichiarati dipendenti della sua azienda.

Statua rotante

Nel 1946 a Torino, un ambizioso uomo d’affari e pilota italiano fondò una nuova società, il cui nome prese dall’abbreviazione italiana delle parole Compagnia Industriale Sportiva. La monoposto D46 fu la prima creazione della fabbrica. Il suo progettista fu nientemeno che Dante Giacosa, figura che nel tempo è stata associata ai più grandi successi della Fiat, i cui componenti meccanici furono utilizzati per la sua realizzazione. Allo stesso tempo, Dusio intraprese un ambizioso progetto di produzione automobilistica. Una delle sue prime creazioni fu la Cisitalia 202, basata sulla meccanica della Fiat 1100 e progettata da Giovanni Savonuzzi e Dante Giacosa. Questa vettura è stata esposta per la prima volta in modo permanente in un museo d’arte moderna, in particolare nel famoso MoMA di New York. Naturalmente, la produzione fu relativamente piccola, perché nel periodo 1947-1952 furono prodotte solo 170 unità, 17 delle quali con carrozzeria decappottabile. L’intero processo si svolge in Corso Trapani a Torino, dove ha sede la Carrozzeria Stabilimenti Farina. Fu presentata per la prima volta alla Triennale di Milano e, grazie alla sapiente semplicità del suo design, vinse poco dopo il suo primo premio, la Coppa d’Oro al Concorso d’Eleganza Villa d’Este di Como. Con una struttura tubolare e un corpo in alluminio saldato a un sottile telaio in acciaio, la statua fu descritta nel 1951 dal famoso architetto e direttore del Museum of Modern Art di New York Arthur Drexler come una “statua rotolante”. Per tutti questi motivi la bellissima berlinetta è oggi considerata l’auto Pininfarina più famosa del dopoguerra._Foto: pininfarina.it

Cisitalia 202

CISITALIA 202 GRAN SPORT COUPÉ

Carrozzeria: coupé fastback Progettisti: Giovanni Savonuzzi, Dante Giacosa Motore: 4 cilindri in linea Fiat Cilindrata: 1.089 cc. Alesaggio x corsa: 68 mm x 75 mm Rapporto di compressione: 7,5:1 Carburatore: Weber 36 DR 4 SP Potenza: 55 CV a 5.500 giri/min Coppia: 73,4 Nm a 3.700 giri/min Trazione: ruota posteriore Cambio: manuale a 4 marce Velocità massima: 153 km/h 0-100 km/h: 20,2 secondi. Lunghezza: 3.780 mm Larghezza: 1.470 mm Altezza: 1.250 mm Passo: 2.400 mm Carreggiata anteriore: 1.260 mm Carreggiata posteriore: 1.246 mm Peso: 825 kg Periodo di produzione: 1947-1952 Unità produttive: 153

Benigna Rosiello

"Fanatico dei viaggi. Creatore. Pioniere di Bacon. Malvagio piantagrane. Specialista di zombi. Impenitente esperto di Twitter."

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *