Combina misticismo e immersione con un carattere cosmopolita. Un luogo ideale per una vacanza tranquilla e un piacevole percorso a piedi. E ovviamente stiamo parlando di Patmos o dell’isola dell’Apocalisse.
A Gerusalemme sul Mar Egeo – come Patmos è conosciuta nel mondo – l’isola dove S. Giovanni il Teologo in esilio arrivò per diventare eremita e poi scrisse intorno al 95 dC il libro sacro dell’Apocalisse, è uno degli obiettivi religiosi e atmosferici più importanti, senza perdere l’aria cosmopolita dell’Egeo, ovviamente.
Patmos è un luogo benedetto da una straordinaria bellezza naturale e da un ricco patrimonio culturale e soprattutto religioso.
È un faro spirituale che si irradia ai confini del mondo, invitando i fedeli a venire a sperimentare la sua unica aura divina e mistica.
Porto e capoluogo dell’isola, è il più grande insediamento e raccoglie tutto il traffico turistico. Gli edifici amministrativi italiani fanno sentire la loro presenza sin dal primo arrivo sull’isola, mentre strade nascoste con negozi e ristoranti ti invitano a scoprirle.
La costa di Patmos presenta un’impressionante varietà di spiagge, baie, porti, promontori, baie e rocce dalle forme più bizzarre che impressionano i visitatori.
Isola Santa
Il punto di riferimento non solo per l’isola, ma per tutta la cristianità è la Grotta Santa dell’Apocalisse. Situata sulla collina tra Skala e Chora, la Sacra Grotta dell’Apocalisse è stata trasformata in un luogo di culto, dove i pellegrini hanno l’opportunità di vedere il luogo in cui è stata scritta l’Apocalisse, toccare il triplo varco nella roccia, elaborare il punto dove riposano gli evangelisti, oltre a toccare il buco nella roccia da mana fu afferrato per alzarsi, mentre il pulpito di Prochoros era ancora alto come un umano.
La Sacra Grotta è stata dichiarata Patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO insieme al Monastero di San Giovanni il Teologo.
Costruito sulla Chora, il Monastero domina l’intera isola e ricorda un castello bizantino.
Reperti archeologici dimostrano che fu edificato sul sito dell’antico tempio di Artemide e di una basilica paleocristiana. È circondato da una recinzione difensiva rettangolare irregolare datata tra la fine dell’XI e il XVII secolo, mentre il Catholicos, le banche e le celle sono conservate del periodo bizantino.
Nella parte sud-ovest dell’isola si trova anche il più grande Monastero delle Donne, il Monastero della Santa Annunciazione con vista mozzafiato sulla baia di Taman, poiché è costruito sul bordo di una roccia.
Naturalmente, da non perdere una visita alla Santa Chiesa dei Teologi di Agios Ioannis situata a Skala vicino alla costa del porto dove durante l’era paleocristiana veniva usata come “battesimo”. La tradizione afferma che lì San Giovanni il Teologo battezzò i Patmi, mentre altre tradizioni affermano che il Santo si trovava lì quando mandò il mago Kynopos in fondo al mare.
Indubbiamente, il sito archeologico più importante di Patmos è Kastelli dove sono conservate le rovine dell’antica acropoli e le fondamenta del tempio di Apollo.
Per visitare l’antica acropoli di Patmos, è necessario seguire un sentiero di tre chilometri che parte dal porto di Skala (da un’ora e mezza a piedi), non lontano dal Battistero di San Giovanni.
Un monumento vivente, un ponte che unisce il passato con il presente e il futuro è Mills, costruito a est del Monastero di Santo Patmos, su una collina a picco sul mare.
Da non perdere una visita, tra le altre, al Palazzo Simantri, l’edificio più antico di Chora dopo il Monastero. Un museo vivente, con gli ultimi discendenti della famiglia Simantiris che ti accolgono e ti mostrano in giro, raccontando la storia di ogni stanza e oggetto della dimora.
Da Kampos a…Lampti
La costa cosmopolita e movimentata dell’isola, che attrae sia la gente del posto che i turisti, è la spiaggia di Kampos.
Meta ideale per gli amanti degli sport acquatici, ma anche per le famiglie con bambini che troveranno la meta ideale per infinite immersioni.
Rimarrai colpito dalla baia di Groikos, una bellissima spiaggia di ciottoli e sabbia fine, che sembra un lago, in quanto è fiancheggiata da due piccole penisole e protetta dal mare dall’isola di Tragonisi. Un elemento impressionante del paesaggio è la vista sulla “roccia kalikatsous”, una grande roccia che è collegata alla terraferma da uno stretto sentiero e può essere raggiunta camminando lungo la costa.
Secondo la leggenda, la Pietra di Kallikatsou non è altro che una maledizione della madre che (letteralmente) accade: sedotta dalla bellezza del mare della baia, e quando ha appena fatto la comunione, una ragazza vuole tuffarsi dentro. acque. Sua madre glielo proibì, ma lui insistette, provocando l’ira del primo. Infuriato, gridò: “Se vai, trasformati in pietra”. E così è successo.
Una bellissima spiaggia con acqua limpida nel nord-est dell’isola, famosa per i suoi ciottoli colorati è la spiaggia di Lampti con i suoi ciottoli colorati. Infatti in tanti li ammirano e ne portano alcuni come souvenir che la loro collezione è ormai bandita.
Psili Ammos è considerata una delle spiagge più belle dell’isola con le sue acque turchesi. Raggiungibile sia via mare (circa 45′ di barca con partenza ogni giorno da Skala), sia seguendo il sentiero da Diakofti (circa mezz’ora di cammino).
A Vaya troverai le acque più fredde dell’isola, mentre a poca distanza e seguendo un sentiero di ciottoli (circa 15′ a piedi), troverai due baie continue di Linginos, una leggermente più grande dell’altra, ma per il resto quasi identiche (per questo vengono anche dette Gemelle), il che crea una bella visuale tra i due promontori.
In Arkius e Marathi
Dedica una giornata alle gite di un giorno nella vicina isola di Arkia ea Marathi. Le barche in partenza da Skala ti porteranno alla vicina isola rocciosa di Arkia, ma anche a Marathi, una piccola isola dalle acque limpide, che attrae molte barche.
Come stai?
Patmos è collegata al Pireo e il viaggio dura circa 8 ore, collegando allo stesso tempo le isole di Syros, Paros, Naxos, Samos, Ikaria, Chios, Mytilini e Lemnos, ma anche Leros, Kalymnos, Kos e Rodi e Lipso.
Inoltre, con traghetti convenzionali, durante i mesi estivi collega con Kavala, collegando così Patmos con la Grecia settentrionale.
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