Al museo locale Nella città di Foligno, nell’Italia centrale, circa 80 persone si sono riunite domenica per guardare un film di propaganda sostenuto dal Cremlino sull’invasione dell’Ucraina da parte della Russia. “The Martyr” – un film che descrive i soldati ucraini come nazisti che giurarono fedeltà a Hitler e commisero atrocità – è stato proiettato nei cinema vuoti in Russia l’anno scorso. Ma ora il film viene proiettato in tutta Italia in proiezioni speciali organizzate da gruppi filo-Mosca.
La propaganda russa, ha scritto il Financial Times, si è diffusa in tutta Italia e ha sottolineato le tensioni interne tra la posizione filo-ucraina del primo ministro di destra Giorgia Meloni e il suo partner di coalizione, il partito di estrema destra della Lega, il cui leader Matteo Salvini mantiene stretti legami. con Mosca.
Meloni si è recata a Kiev sabato per partecipare agli eventi che celebrano il secondo anniversario dell’invasione russa e ha elogiato l’Ucraina per la sua “eroica resistenza”. Salvini, il vice primo ministro, ha suscitato reazioni negative per la sua reazione alla morte del dissidente russo Alexei Navalny in una prigione artica. Sebbene la maggior parte dei paesi occidentali e la vedova di Navalny incolpino Putin per il suo omicidio, Salvini ha esortato gli italiani a non procedere fino a quando “medici e giudici russi” non riveleranno la verità. I commenti di Salvini – che non ha mai nascosto la sua ammirazione per Putin – hanno evidenziato ancora una volta l’alleanza della Lega con il partito Russia Unita di Putin, formalizzata in un accordo di cooperazione nel 2017.
“Si tratta di una questione fondamentale per la sicurezza nazionale”, ha detto il deputato dell’opposizione Carlo Calenda, leader del partito centrista Azione, chiedendo a Salvini di chiarire se i legami della Lega con la Russia siano stati recisi o meno.
Tutto ciò avviene mentre gli analisti avvertono che Mosca sta intensificando gli sforzi per alimentare l’opposizione pubblica alla posizione filo-ucraina della Meloni con l’aiuto di una rete di italiani filo-russi. “Stiamo assistendo a questa ondata di propaganda”, ha detto Lia Quartapelle, una deputata del Partito Democratico di centrosinistra. “Vogliono diffondere l’idea che un accordo con la Russia di Putin è possibile e che l’Ucraina è quella che non vuole quell’accordo”. L’ammiraglio Giuseppe Dragone, capo di stato maggiore della Difesa italiano, la scorsa settimana ha messo in guardia da una “intensificazione” della campagna di disinformazione della Russia volta a promuovere “l’immagine di una Russia che vuole la pace e l’immagine di una guerra che ora è inutile”.
La Michelinze, ricercatrice presso l’Istituto per gli Affari Internazionali di Roma, ha spiegato che Mosca ha sviluppato un’ampia rete di gruppi civici locali che promuovono il sostegno alla Russia, soprattutto nei paesi industrializzati del Nord – base tradizionale della Lega. “Negli ultimi 10-15 anni la Russia ha investito molto nella creazione di associazioni culturali a livello cittadino per l’amicizia russo-italiana”, ha spiegato. “Dove è presente la Lega, la Russia ha una base forte”.
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