“Se prendiamo in considerazione gli anni necessari a molti paesi dell’Europa orientale per aderire all’UE, è probabile che l’Ucraina aderisca all’Unione nel 2036. È troppo lungo ed è per questo che ho proposto la formazione di una confederazione europea”, ha affermato. APE-BPE, segretario italiano di centrosinistra Enrico Letta.
“Serve un approccio creativo, dobbiamo trovare soluzioni che non esistono nelle condizioni europee. “So che su alcune questioni le opinioni degli Stati membri divergono, ma negli ultimi due mesi, allo stesso tempo, ci sono stati progressi impressionanti”, ha aggiunto il segretario del Pd di centrosinistra ed ex primo ministro.
Le Confederazioni si incontrano dopo ogni riunione dell’UE
In un incontro con i giornalisti dell’Associazione Stampa Estera di Roma, Letta ha aggiunto che “i capi di Stato di questa confederazione potrebbero incontrarsi subito dopo la riunione dell’Unione, con l’obiettivo di dare un messaggio sui temi di politica estera, ma anche sui mercati interni”.
Secondo la proposta del segretario del Partito Democratico, questi membri della confederazione europea dovrebbero diventare partner dell’UE, insieme a UcrainaMoldavia, Georgia, Albania, Macedonia del Nord, Serbia, Montenegro, Bosnia e Kosovo.
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Nessuna partecipazione turca
“Dico chiaramente che, in questa fase, non dovrebbe esserci partecipazione della Turchia. Sono noti problemi, soprattutto nell’area dei diritti. “La creazione di questa confederazione, al tempo stesso, non ostacolerà in alcun modo la l’adesione all’UE dei Paesi che hanno presentato le relative domande e hanno avviato questo processo”, spiega Enrico Letta.
Supporta la rielezione di Macron
In merito al secondo turno delle elezioni presidenziali in Francia, l’ex presidente del Consiglio italiano ha pubblicamente sostenuto la rielezione di Emanuel Macron e ha sottolineato che “una possibile vittoria per Le Pen significherebbe la dissoluzione dell’Europa Europa, perché non significa un’Europa unita senza la Francia.».
“Serve uno stretto coordinamento europeo. Per questo attribuisco grande importanza all’incontro di Mario Draghi con il Primo Ministro spagnolo Pedro Sanchez, il Primo Ministro greco Kyriakos Mitsotakis e il portoghese Antonio Costa, svoltosi a marzo a Roma e che ha consentito resoconti dettagliati su questioni vitali .energia e nuove politiche da intraprendere”, ha concluso il segretario del Pd.
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