Un paziente di 23 anni è morto in un ospedale italiano il 4 settembre dopo essere stato sottoposto a un intervento chirurgico in seguito alle ferite riportate in un incidente a giugno
Le autorità stanno indagando sulla morte di una giovane donna in un ospedale italiano mentre veniva sottoposta a un intervento chirurgico, con 20 lavoratori tra cui medici e infermieri del Policlinico Riuniti di Foggia indagati per omicidio.
La paziente pugliese di Ceriniola, di nome Natasha Puliese, è morta sul tavolo operatorio il 4 settembre dopo essere stata sottoposta a un intervento chirurgico dopo essere rimasta ferita in un incidente a giugno mentre era alla guida di uno scooter elettrico.
I suoi parenti e amici arrabbiati e molti altri (secondo quanto riferito di età superiore ai 50 anni) hanno causato gravi disordini poiché avrebbero attaccato il personale medico, ferendo un chirurgo e un medico.
Sulla morte indaga la Procura di Foggia, che ha disposto l’autopsia per stabilire le cause esatte della morte del 23enne.
Nel mezzo dei disordini, l’ospedale dove è avvenuto l’incidente era presidiato dai militari, mentre il prefetto Paolo Giovanni Grieco ha approvato i piani per rafforzare i servizi di sorveglianza che stavano già monitorando le aree prese di mira dagli attacchi, compresi gli ospedali, ha riferito il Washington Post.
La morte della 23enne Natasha Puliese è stata solo l’occasione per risollevare la situazione poiché gli attacchi agli operatori sanitari sono comuni nel Sud Italia, spingendo il sindacato nazionale dei medici a chiedere il contributo dell’esercito per garantire la sicurezza. dal personale medico.
I pazienti sono particolarmente frustrati nei confronti degli operatori sanitari a causa della carenza di personale e delle lunghe liste di attesa.
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