Il governo di Mario Draghi sta cadendo, come si evince dagli sviluppi al Senato italiano, a cui il premier tecnocratico aveva chiesto in precedenza il voto di fiducia.
I partiti di centrodestra Forza Italia e Lega, oltre al Movimento Cinque Stelle, hanno annunciato che non parteciperanno al voto e quindi nessun quorum.
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Nel frattempo, il Presidente del Consiglio italiano ha lasciato il Senato, come riporta La Stampa.
I media italiani considerano certe le dimissioni di Draghi
Gli ultimi sviluppi critici indicano chiaramente che Mario Draghi tornerà, questa sera, al palazzo presidenziale di Kyrinalio, per confermare le sue dimissioni.
Il fatto che i Cinque Stelle, così come il centrodestra (Forza Italia e Lega) non parteciperanno al voto di fiducia, già iniziato al Senato di Roma, significa che anche il numero minimo richiesto non può essere garantito – 50% senatori più uno – per un voto questo è considerato valido.
È probabile che il primo ministro tecnocratico italiano consideri questo sviluppo come una mancanza di fiducia e rispetto nella sua personalità e dovrebbe recarsi al palazzo presidenziale per finalizzare le sue dimissioni, con un nuovo incontro con il presidente Mattarella.
Draghi è severo con l’altra parte
Si noti che in precedenza Mario Draghi aveva respinto la richiesta dell’altra parte.
Il presidente del Consiglio italiano è apparso, durante il suo intervento al Senato, molto severo nei confronti dei partiti politici italiani: “L’Italia non ha bisogno di una finestra di fiducia, che scompare quando ci sono azioni difficili da intraprendere”, ha notato in modo caratteristico.
“I partiti, e voi parlamentari, siete pronti a rielaborare questo patto? Siete pronti a convalidare gli sforzi profusi nei primi mesi, sforzi che poi si sono indeboliti?”, ha proseguito rivolgendosi al Senato.
“Non mi dovete la risposta a questa domanda, ma a tutti gli italiani”, ha concluso il presidente del Consiglio italiano.
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