A Roma, il primo ministro italiano Giuseppe Conte ha firmato un memorandum di cooperazione con il presidente cinese Xi Jinping per la costruzione di una nuova Via della Seta.
Foto: Reuters
La cerimonia della firma è stata il culmine della visita di tre giorni del capo di Stato cinese in Italia, volta a rafforzare i reciproci legami commerciali e politici in un momento in cui Roma è alle prese con un’economia in indebolimento e Pechino è preoccupata da una disputa commerciale con gli Stati Uniti. . . Questo nuovo megaprogetto della Via della Seta ha lo scopo di collegare le reti commerciali e di trasporto tra i continenti.
Aziende italiane e cinesi hanno inoltre firmato dieci accordi nei settori dell’energia, dell’acciaio, del settore bancario e della costruzione di gasdotti. I dettagli del contratto non sono stati resi pubblici, ma secondo una fonte governativa Reuters ammonta a 20 miliardi di euro (515 miliardi di corone). I media italiani ritengono che la cifra sia circa quattro volte inferiore.
La decisione dell’Italia di rafforzare i legami con la Cina ha preoccupato i suoi alleati occidentali. Il portavoce del Consiglio di Sicurezza Nazionale degli Stati Uniti (NSC), Garrett Marquis, ha invitato Roma a non legittimare il “progetto di vanità della Cina”, come ha definito la nuova Via della Seta. Anche il presidente francese Emmanuel Macron ha messo in guardia contro l’influenza della Cina in Europa.
Tra i sostenitori della nuova Via della Seta figura il presidente ceco Miloš Zeman, che spera che possa contribuire a rilanciare il settore ferroviario o immobiliare. Lo scorso gennaio, in un’intervista all’agenzia Nová Chína, ha affermato di sognare che “una nuova Via della Seta attraverserà la Repubblica Ceca fino all’Europa occidentale”.
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