Un dipinto religioso donato alla chiesa dal capo della fondazione archeologica della città è scomparso dalla cattedrale nel comune di Canosa in Puglia, in Italia. L’uomo d’affari, insieme al prete locale, si è dipinto. L’artista nascose solo le persone poco appariscenti tra i santi, quindi ci volle del tempo prima che qualcuno le trovasse sulla tela.
Sergio Fontana, presidente della Fondazione Archeologica di Canosa in Puglia, e il sacerdote Felice Bacco commissionarono un dipinto con scena religiosa ad un artista di nome Giuseppe Antonio Lomuscio. L’opera raffigura l’incontro di Santa Sabina con San Benedetto e costa 17mila lire (quasi mezzo milione di corone). Ne ha parlato il sito di notizie della stazione Notizie del cielo.
Tuttavia, il dipinto presto adornò la basilica locale. La gente ha notato che il pittore includeva anche i ritratti di Fontana e Bacco tra i santi. Lo ha fatto in modo discreto: ha messo una maschera protettiva sul viso dell’uomo d’affari e ha nascosto il viso del prete dietro una croce. Tuttavia, i fedeli non furono ingannati, il lavoro li fece arrabbiare e la chiesa tolse il telo dalla chiesa a causa della loro reazione controversa.
Lomuscio si difese dicendo di voler raffigurare anche due venerati personaggi della città nel dipinto, che esprime devozione ai santi. Secondo lui, ogni opera deve essere una libera espressione artistica dell’autore. Ha aggiunto che inizialmente nessuno degli uomini voleva farsi fotografare e ha dovuto convincerli a farlo. Ma allo stesso tempo, ha espresso la sua volontà di cambiare il dipinto in modo che la chiesa potesse mostrarlo di nuovo.
Potrebbe interessarti anche: Aborto o infedeltà nei podcast cristiani? Anche i pensionati ci ascoltano, dicono gli autori
Abbiamo avuto una grande reazione e persone di generazioni diverse ci hanno ascoltato, affermano gli autori di podcast Na dřeň Alžběta Havlová e Ondřej Havlíček. | Video: Michael Rozsypal
“Specialista di Internet. Zombieaholic. Evangelista del caffè. Guru dei viaggi. Lettore. Fanatico del web pluripremiato. Orgoglioso drogato di cibo. Amante della cultura pop.”