QUELLO Italia ha compiuto progressi significativi nella riforma di molti settori e il nuovo governo deve attenersi al suo programma di riforme. Questo è il messaggio inviato ieri da Commissione a Roma, accompagnata dall’erogazione di 21 miliardi di euro rateizzati dal Fondo comunitario per l’Italia. Come sottolinea la Commissione, l’Italia ha compiuto progressi in 45 punti chiave e in settori quali il lavoro nel settore pubblico, gli appalti pubblici, le autorità fiscali, l’insegnamento e la fornitura di servizi sanitari e questo successo le conferisce il diritto di prelevare nuovi fondi da il programma da 192 miliardi di euro.
“Congratulazioni, allora, Italia!” ha detto il presidente della Commissione, Ursula von der Leyen e ha aggiunto che “La Commissione è al tuo fianco sulla strada della ripresa”. Tuttavia, le congratulazioni non hanno nascosto le preoccupazioni di Bruxelles sulla posizione del nuovo governo a Roma, dato che dopo la vittoria elettorale di domenica, Giorgia Meloni di estrema destra avrebbe dovuto diventare il nuovo presidente del Consiglio del Paese vicino.
In vista delle elezioni, Meloni ha parlato di rivedere e modificare il programma di riforma dell’Italia, per il quale Roma si è assicurata l’accesso ai fondi del Recovery Fund. La Commissione stima, giustamente, che le consultazioni con il governo populista di destra a Roma saranno molto più difficili delle consultazioni con il predecessore di Meloni ed ex presidente della Bce, Mario Draghi. E, naturalmente, non è stato solo il presidente della Commissione a chiedere alla Roma di rimanere impegnata nel programma.
Allo stesso modo, il commissario all’Economia ed ex presidente del Consiglio, Paolo Gentiloni, citando anche il successo del programma di riforma dell’Italia finora, ha invitato il nuovo governo “a fare in modo di cogliere l’opportunità”. Da notare che l’Italia ha ricevuto circa 46 miliardi di euro, alcuni a titolo di prestito e altri a garanzia. L’ultima tranche di fondi approvata per Roma, ancora soggetta all’approvazione definitiva dell’Unione Europea, sarà investita in ambiti come le telecomunicazioni di quinta generazione, il turismo e la riforma giudiziaria.
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