Il Ministro della Cultura italiano si è dimesso. La causa era una relazione con un influencer. Ha pianto in televisione e si è scusato per il suo errore.
Il ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano si è dimesso dal suo incarico. Secondo l’agenzia Ansa e diversi altri media italiani, Sangiuliano ha scritto in una lettera al presidente del Consiglio Giorgia Meloni che la sua decisione era irreversibile e la ha ringraziata per averlo difeso. Il retroscena è una relazione tra il 62enne napoletano e un influencer di 20 anni più giovane di lui.
Il 26 agosto Maria Rosaria Boccia, 41 anni, ha ringraziato pubblicamente su Instagram il ministro per averla nominata consulente per i grandi eventi. Tra l’altro, nella seconda metà di settembre è previsto a Pompei l’incontro dei ministri della Cultura del G7. L’Italia detiene quest’anno la presidenza del G7.
Il Ministero ha smentito e Sangiuliano ha negato di aver pagato loro un solo euro di soldi statali. L’influencer emarginato ha poi ammesso di aver accompagnato il ministro in diversi viaggi. Secondo quanto riportato dalla stampa, avrebbe scattato foto anche con gli occhiali intelligenti. Successivamente si è scoperto che il ministro aveva una relazione con la donna, cosa che ha ammesso. Mercoledì sera, in un’intervista al principale canale di informazione RAI, ha pianto e ha chiesto scusa alla moglie e alla Meloni.
Martedì aveva offerto alla Meloni le sue dimissioni, ma la Meloni le ha mantenute. Sangiuliano, avvocato ed ex giornalista televisivo, è membro del partito di estrema destra Fratelli d’Italia (Fratelli d’Italia). È entrato in carica dopo il cambio di governo nell’ottobre 2022.
Anche prima delle sue dimissioni, molte delle indiscrezioni attribuite a Sangiuliano erano leggendarie. Si dice che l’esploratore Cristoforo Colombo (c. 1451-1506) seguì le teorie dell’eclettico e astronomo Galileo Galilei nel suo viaggio attraverso l’oceano, ma visse 100 anni dopo.
Un’altra volta trasferì la famosa Times Square a Londra invece che a New York. Secondo quanto riportato dal quotidiano “La Stampa”, “Genny” si è guadagnato anche il soprannome di “Tarzan” perché – come l’eroe del cinema con le viti da un albero all’altro – in passato saltava così spesso da una festa all’altra.
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