Ex leader di Alleanza Nazionale ed ex vicepresidente del governo
Un tribunale italiano ha condannato Gianfranco Fini, ex leader del partito di estrema destra Alleanza Nazionale, ex ministro degli Esteri ed ex presidente del parlamento italiano e vice primo ministro, a due anni e otto mesi di prigione.
L’intero caso riguarda la vendita di un appartamento sito a Monaco, originariamente appartenuto al partito di Alleanza Nazionale, a una società presumibilmente legata al fratello del suo ex collega Fini. L’ex compagna di Gianfranco Fini, Elisabetta Tulliani, è stata condannata a cinque anni di carcere, così come suo padre, mentre suo fratello Giancarlo è stato condannato a sei anni di carcere. “Il mio unico errore è stato quello di aver dato il permesso di vendere la proprietà. “Abbiamo sempre creduto nella giustizia, ma questo deve essere fatto più rapidamente”, ha detto Feeney.
Il politico italiano, a metà degli anni Novanta, ha operato un significativo “cambiamento” politico, allontanando Alleanza Nazionale dall’identità di destra del Movimento Sociale Nazionale, partito da cui il movimento ha avuto origine. L’ex primo ministro italiano ha condannato il fascismo, ha sostenuto i diritti dei gay e ha concesso agli immigrati con permesso di lavoro il diritto di voto alle elezioni locali. Poi, nel 2011, ruppe con la linea politica e la scelta del suo ex alleato Silvio Berlusconi, e un caso immobiliare a Monte Carlo portò al “set” della sua stella politica.

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