Il cartone animato, che quasi tutti coloro che sono cresciuti in Jugoslavia negli anni ’80 e ’90 ricordano e che ha fatto piangere molte persone, nasconde un grande segreto.
Ogni giorno viene proiettato il cortometraggio “Somewhere in the Land of Dreams” che, per il suo doppiaggio leggendario, è conosciuto con la frase “Umočić” e non con il nome. Anche se si tratta di un cartone animato per bambini, questa produzione affronta temi piuttosto seri come la fame e la povertà.
I personaggi principali sono un fratello e una sorella minori che, vestiti a brandelli, in inverno, girano per la città e raccolgono legna per scaldarsi. Si fermarono alla finestra e guardarono con desiderio le caramelle per le quali non avevano soldi. Il buon fornaio li vide e decise di regalargli una torta, ma quando uscì i bambini non c’erano più.
I fratelli vivono con la madre in una casa fatiscente dove spesso non hanno cibo. La loro cena consisteva in una tazza d’acqua e pane duro e raffermo, che la ragazza, per ammorbidirlo, immergeva in una tazza d’acqua con la leggendaria affermazione: “Lo intingerò”.
Dopo aver mangiato un po’, il ragazzo dichiarò che aveva ancora fame e la madre cominciò a piangere, perché non c’era più niente da mangiare. Il ragazzo disse che stava solo scherzando, per rallegrare la madre, e andò a dormire con la sorella. Dopo essersi addormentati, i bambini vanno in un mondo da sogno dove tutto, soprattutto il cibo, è in abbondanza e dove possono mangiare quello che vogliono. Abbastanza scuro, vero?
Il fumetto si conclude in modo ottimistico. Brave persone, un fornaio, un sarto e il proprietario di un negozio, trovarono i bambini e li aiutarono mentre dormivano. I fratelli si svegliarono in una casa calda dove si tenne l’intera festa e li aspettavano nuovi giocattoli e vestiti.
Dopo aver chiesto ripetutamente se era tutto per loro, i bambini si avvicinano allegramente e iniziano a festeggiare, e la vignetta si conclude con il ragazzo che si trafigge con una forchetta per convincersi che non sta sognando.
Il cartone animato “Somewhere in Dreamland” della Paramount è stato creato nel 1936 nella serie “Color Classics” di Max Fletcher, animatore e regista con il quale oggi abbiamo cartoni animati classici come Betty Boop e Sailor Popeye.
Il cartone animato è stato completato da Dave Fleischer, co-diretto da Dawn Fleischer e animato da veterani del settore: Seymour Kneitel e Roland Crandall. Dura meno di nove minuti ed è realizzato in Technicolor. La canzone con lo stesso nome è stata composta da Charles Newman appositamente per il cartone animato. Anche se sono trascorsi più di 80 anni dalla sua creazione, il film è ancora molto popolare ed è considerato un cult della prima Hollywood.
Concludendo il cartone animato con una nota ottimistica, Fletcher forse voleva dare speranza a tutti i bambini, ovunque si trovino, che i sogni possano finalmente diventare realtà finché ci sono brave persone.
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