“True Italian Taste”: La lotta ai falsi prodotti italiani

Molti prodotti commercializzati nel mondo con nomi e marchi italiani, non hanno nulla a che fare con l’Italia e causano gravi danni al settore economico del suo settore agroalimentare.

Quattro anni fa, in occasione di una fiera internazionale del settore agroalimentare, si sono piazzati tra gli espositori i rappresentanti del grande progetto del Ministero degli Affari Esteri e delle Relazioni Internazionali italiano, “A Taste of Great Italy”. L’obiettivo del progetto è ed è quello di promuovere i prodotti italiani, formaggi, salumi, frutta, verdura e vino.

Nella stessa mostra, poco più distante, sono in esposizione confezioni di mozzarelle e piatti pronti, etichettati con la bandiera italiana e un nome che ricorda l’Italia, mentre vengono pubblicizzati come piatti a base di Parmigiano Reggiano. Questi prodotti non hanno nulla a che fare con l’Italia e sono fabbricati in altri paesi. Immediata la mobilitazione dell’équipe de “Lo Straordinario Gusto Italiano”: prontamente allertata la Camera, l’Ambasciata italiana e il Ministero degli Affari Esteri, mentre con l’intervento dello Stato italiano sono state sigillate le tre bancarelle promotrici del prodotto.

Con un adeguato intervento e a seguito di denunce, la produzione di un prodotto con il nome di Prosciutto Parma è stata interrotta in Canada e in Germania è stata interrotta anche la vendita di alcuni prodotti caseari non italiani con l’etichetta bandiera italiana da parte dei supermercati locali.. “I prodotti DOP come il Prosciutto Parma sono così chiamati perché sono prodotti nella città italiana di Parma da prodotti locali”, spiega il segretario generale della Camera ellenico-italiana di Salonicco Marco Della Puppa, sottolineando che negli ultimi anni anche molti prodotti del settore enogastronomico sono commercializzati nel mondo con nomi e marchi italiani, non hanno legami con l’Italia e provocano gravi danni al settore economico del suo settore agroalimentare.

E in Grecia quest’anno “True Italian Taste”

Del resto è proprio per questo che sei anni fa è stata lanciata l’iniziativa “Eccellente Gusto Italiano”, che ha l’obiettivo di affrontare questo problema e promuovere i prodotti italiani di alta qualità e ad alto valore nutritivo attraverso seminari, degustazioni, attività didattiche, ma anche serate e speciali con il cibo L’Italia. L’istituto è arrivato quest’anno in Grecia l’8 giugno, in concomitanza con azioni simili in 27 paesi del mondo, con il progetto “True Italian Taste” promosso e finanziato dal Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale e realizzato in collaborazione con 41 Camere italiane all’estero. In particolare, l’enogastronomia delle regioni di Sardegna, Veneto e Calabria sarà servita a Salonicco attraverso ricette come il maiale di Sardegna, il risotto con formaggio italiano DOP asiago del Veneto e le polpette di polpette al sugo della Calabria.

Il Sig. Della Puppa sottolinea che dietro ogni prodotto DOP in Italia c’è un consorzio che tutela e promuove il prodotto. I rappresentanti del Ministero dello Sviluppo Agricolo italiano, produttori e operatori dell’intera filiera che partecipano a questo consorzio, che prendono le decisioni secondo rigorosi disciplinari, certificano che l’alimento arrivato alla tavola del consumatore è autentico e completamente testato. Contribuiscono a questo processo anche le etichette che oggi portano i prodotti italiani, indicando dove sono prodotte, da dove provengono le materie prime, il nome del produttore e chi le ha confezionate.

I greci amano il cibo italiano

D’altra parte, il segretario generale della Camera greco-italiana di Salonicco ritiene che greci e italiani siano molto compatibili, in quanto popoli mediterranei, mentre i greci amano molto il cibo e la cucina italiana e conoscono la genuinità delle materie prime. utilizzato in esso. Riguardo al gusto che piace al popolo di Salonicco, ha ricordato l’evento avvenuto tre anni fa sulla via pedonale Agia Sophia con l’azione Italian Street Food, nell’ambito del Thessaloniki Food Festival, Pizza Napoli che fa un pizzaiolo napoletano nel forno a legna, h vera carbonara, piadina romagnola, torta di acqua e farina ripiena di mortadella, prosciutto e formaggio e, naturalmente, gelato artigianale italiano fresco.

Allo stesso modo, Giorgos Palisidis, professore di gastronomia e membro del consiglio di amministrazione della Camera greco-italiana di Salonicco, sottolinea che c’è interesse per la cucina italiana in Grecia, dato che in molte taverne del paese i menu includono Caesar insalata e condimento alla bolognese. “Anche la tendenza che sta prendendo forma e trasformando i caffè in bistrot ci ha spinto a creare qui una trattoria che serve risotto, pasta, pizza e pinchail precursore della pizza che è arrivata prima a Roma, era fatta con lievito madre e sempre cotta nel forno a legna”, ha aggiunto.

Allo stesso tempo, il sig. Palisidis sostiene che il modello italiano può essere adottato anche in Grecia, quindi la ricetta è preparata con prodotti locali. “Ovunque andassimo in un ristorante di pesce, mangiavamo gamberetti ecuadoriani, calamari marocchini e calamari thailandesi. Era impossibile preparare un’insalata greca con feta bulgara, verdure turche e olio di semi. Invece, un’insalata di villaggio della Macedonia centrale che i classici dovrebbero contenere pomodori e cetrioli di Vasiliki, cipolle di Lagada, olive verdi DOP Halkidiki, formaggio feta DOP Neohorouda, origano di Mavrouda e olio di cetriolo DOP Halkidiki “, afferma in modo significativo.

SCIMMIA

Poldi Mazzi

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