L’italiano ha esalato il suo ultimo respiro all’età di 59 anni attaccante veteranoSalvatore Schillaci, che ha perso la battaglia che aveva combattuto per restare in vita.
Salvatore “Totò” Scilazzi è uno dei calciatori veterani più amati al mondo Italia grazie alle sue imprese con la Squadra Azzurra ai Mondiali del 1990, dove fu anche il capocannoniere del torneo.
Salvatore Schillaci ha subito due complicate operazioni al colon per rimuovere dei tumori, ma sta a testa alta e ha anche partecipato ad uno show televisivo. Negli ultimi giorni però la cosa si è ripresentata e sabato pomeriggio è scattato l’allarme.
Il peggioramento della sua salute lo ha portato al pronto soccorso e al ricovero al Centro polmonare dell’Ospedale Comunale di Palermo, mentre il mondo del calcio italiano ha pianto il capocannoniere dei Mondiali del 1990 e la sua famiglia è stata rassicurata in un messaggio su Instagram domenica.
Lunedì scorso (9/9), la direzione dell’ospedale ha informato l’agenzia di stampa italiana Ansa che le condizioni di salute di Totò Scilacci sono stabili e allo stesso tempo gravi.
All’esterno dell’ospedale si sono radunati diversi appassionati di sport che hanno voluto esprimere il loro sostegno all’amato Totò di tutti gli italiani.
Chi è Salvatore Schillaci?
Scilacci iniziò la sua carriera con il Messina nel 1982 e sette anni dopo vestì la maglia della Juventus. Visse a Torino per tre anni (1989-92) e lasciò per trasferirsi al Milan e all’Inter.
Ha gareggiato lì per due anni, prima di partire per il Giappone e Jubilo Iwata. Nel 1996 appese gli stivali al chiodo all’età di 32 anni.
Con la Nazionale italiana giocò 16 partite, battendo il record ai Mondiali del 1990. Segnando sei gol, diventò il capocannoniere dei Mondiali e vinse il Pallone d’Oro.
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