Il cancelliere Olaf Scholz (SPD) ha preso le distanze dal finanziamento pubblico per il salvataggio dei profughi nel Mediterraneo da parte delle organizzazioni umanitarie.
Lo ha sottolineato venerdì nella conferenza stampa successiva al vertice informale dell’UE a Granada Soldi dal Bundestag e non dal governo federale è stato approvato. “Non ho fatto domanda”, ha detto. Quando gli è stato chiesto quale fosse la sua opinione personale al riguardo, ha aggiunto: “La mia opinione è che non mi sono candidato. E non penso che sia più sbagliato”.
Scholz aveva già incontrato il primo ministro italiano a margine del vertice Giorgia Meloni incontrato che si è incontrato qualche giorno fa Lettera al Cancelliere si è lamentato del finanziamento dei salvataggi marittimi.
Secondo il Ministero degli Affari Esteri, tre organizzazioni hanno ricevuto impegni dal governo federale per il salvataggio marittimo e l’assistenza ai migranti in Italia. Quest’anno saranno messi a disposizione due milioni di euro. Il primo pagamento dovrebbe andare al progetto della comunità cristiana Sant’Egidio per prendersi cura delle persone soccorse a terra, mentre i fondi successivi dovrebbero andare alle organizzazioni di soccorso in mare SOS Humanity e Sea-Eye. L’importo è compreso tra 300.000 e 800.000 euro.
Difficile rapporto del quotidiano “Bild”. Tuttavia, il Ministero degli Affari Esteri vuole sospendere questi aiuti l’anno prossimo. Una nota correlata che chiedeva la prosecuzione dei pagamenti è scomparsa dal bilancio 2024. Il giornale cita il Comitato del Bilancio: “Non è stato un incidente. La Cancelliera è contraria a ulteriori pagamenti, anche il Ministero degli Esteri vede la stessa cosa”. Secondo la Bild la decisione finale sull’ulteriore finanziamento del salvataggio in mare verrà presa a metà novembre. Alla fine si discuterà del bilancio.
Questi aiuti sono stati oggetto anche dei negoziati sulla riforma del sistema europeo di asilo al vertice dell’Unione europea a Granada. Roma lo vede come un’ingerenza negli affari interni dell’Italia perché il governo federale vuole sostenere le organizzazioni umanitarie che si prendono cura dei migranti non solo nel Mediterraneo ma anche sul suolo italiano. (Dpa)
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