SLe relazioni franco-tedesche sono state per lungo tempo la base dell’unificazione dell’Europa. Quando i due grandi paesi combatterono, nessuno dei due riuscì. Ma ora c’è il tentativo di aprire i due a un triangolo amoroso. Ciò è particolarmente visibile nei problemi economici. Quest’anno si sono svolti due incontri trilaterali dei rispettivi ministri dell’economia, uno a Berlino sul tema delle materie prime strategiche e un altro a Roma sull’intelligenza artificiale. A gennaio Parigi si concentrerà sulle tecnologie rispettose dell’ambiente.
Le relazioni tra Germania e Italia devono ora essere sostenute da un cosiddetto piano d’azione. Questo fa da contrappunto all’Accordo del Quirinale che Roma e Parigi hanno firmato nel novembre 2021. I lavori italo-tedeschi hanno uno status giuridico inferiore rispetto a quelli francesi perché sono considerati più flessibili, più pratici e più progettuali, ma non per questo meno efficaci, come si dice negli ambienti diplomatici.
Il cancelliere Olaf Scholz e il primo ministro Giorgia Meloni firmeranno il piano d’azione questo mercoledì in occasione della prima consultazione governativa italo-tedesca dal 2016 a Berlino. L’accordo prevede una cooperazione globale con una forte attenzione ai temi dell’economia, dell’energia, dei viaggi spaziali e della difesa. I lavori sul progetto sono iniziati sotto l’amministrazione del Primo Ministro Mario Draghi e hanno ricevuto una svolta dal suo successore.
Difesa al centro
Ci sono nuove considerazioni per espandere la cooperazione, soprattutto nel settore della difesa. Il principale produttore italiano Leonardo vuole partecipare ai futuri progetti europei nel settore dei serbatoi, che finora è stato in gran parte determinato da Germania e Francia. Per quanto riguarda i modelli esistenti, l’esercito italiano prevede di ordinare dozzine di carri armati principali Leopard 2A8; In cambio, Leonardo, in quanto società madre del grande produttore di elicotteri Agusta Westland, spera che la Germania ordini elicotteri da combattimento dall’Italia.
È certo che il Tiger attualmente utilizzato dal produttore di elicotteri franco-tedesco Airbus verrà gradualmente eliminato nel prossimo decennio. Gli italiani vogliono sostituire l’Airbus come fornitore, anche se considerazioni sull’occupazione potrebbero essere contrarie, dato che l’azienda tedesco-franco-spagnola ha una grande fabbrica a Donauworth.
Un riavvicinamento italo-tedesco è possibile anche nella marina. Il Gruppo Fincantieri con sede a Trieste, uno dei più grandi costruttori navali del mondo con una storia di oltre 230 anni, è interessato a collaborare più strettamente con il produttore Thyssenkrupp Marine Systems (TKMS), in qualsiasi forma. La Thyssenkrupp vuole sbarazzarsi del cantiere navale, ma il governo federale ha anche il diritto di scegliere i partner perché si tratta di un’alta tecnologia sensibile. TKMS e Fincantieri collaborano da tempo alla costruzione dei sottomarini della Serie 212A.
Alternativa alla tradizionale controparte francese
A Roma ormai si parla spesso del modello dell’acquisizione da parte di Leonardo del produttore tedesco di elettronica Hensoldt. La società italiana ha acquisito una quota del 25% nel 2021 e il governo federale ha rilevato una quota uguale per garantire la sovranità tedesca. Gli osservatori hanno anche interpretato la soluzione di Hensoldt come un modo per scoraggiare l’interesse francese Thales. Negli ambienti armati tedeschi, soprattutto nel mondo della politica berlinese, la cooperazione con i francesi è stata recentemente descritta come difficile perché spesso cercavano di dominare. Alcuni sostengono che questo sarebbe stato più semplice se fosse stato fatto dagli italiani.
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