Il primo ministro italiano Giorgia Meloni ha aperto i colloqui con i partiti di opposizione per portare avanti i loro piani di riforma costituzionale. Lo scopo delle riforme era porre fine all’instabilità politica cronica in Italia.
Sebbene l’Italia abbia avuto quasi 70 governi dalla seconda guerra mondiale, più del doppio di quelli di Gran Bretagna e Germania, i ripetuti tentativi di creare un sistema più stabile sono falliti.
Meloni per un sistema presidenziale con elezioni dirette
Meloni, il cui blocco di destra ha vinto le elezioni lo scorso settembre, si è detto aperto a suggerimenti ma ha chiarito di volere un sistema presidenziale alla francese con una forte elezione diretta di un capo di stato.
“Credo sia importante portare avanti le riforme costituzionali con il più ampio consenso possibile”, ha detto la Meloni all’inizio dell’incontro di martedì con il Movimento 5 Stelle di opposizione. Il capo dei Cinque Stelle, l’ex premier Giuseppe Conte, ha espresso la volontà di formare una commissione parlamentare per affrontare la riforma costituzionale.
Qualsiasi modifica costituzionale richiederebbe una maggioranza dei due terzi in entrambe le camere del Parlamento, cosa difficile da immaginare data la frammentazione politica dell’Italia. Altrimenti, ogni proposta deve essere votata in un referendum. L’Italia ha recentemente promosso riforme per ridurre le dimensioni del parlamento da 945 a 600 membri.
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