Elena Rybakina è la nuova “regina” di Wimbledon. Nella finalissima il 23enne, nato a Mosca il 27 giugno 1999, ma che ha ottenuto la cittadinanza dal Kazakistan per entrare nel torneo, ha vinto 2-1 sull’Ons Zamber (3-6, 6-2, 6- 2). ) e per la prima volta nella sua carriera celebrò la conquista del London Major, sapendo che l’apocalisse mondiale aveva invaso il Centre Court All England Club.
Nel suo torneo preferito, dove con oggi ha ottenuto 10 vittorie nelle 11 partite giocate e contro una tennista uscita da 11 successi consecutivi sull’erba e con il titolo a Berlino, Rybakina non solo non si è “piegata” ma si è ritrovata a perdere il primo set, invece, è stato ancora più caparbio e con una prestazione eccezionale ha poi ottenuto la delusione e la vittoria che gli sono valse il prestigioso trofeo.
All’età di 23 anni, Rybakina è arrivata in finale perdendo un solo set (nei quarti di finale contro Ajla Tomljanovic), e anche se ha perso ancora oggi, questo non le ha impedito di raggiungere la vetta.
Lo ha mostrato in semifinale contro Simona Halep nella sua forma migliore, che ha “ripulito” 6-3, 6-3 e in finale contro un’altra atleta in ottima forma, Ons Zambert. Ha giocato il miglior tennis di Londra e forte del suo servizio eccellente, che non le ha fatto guadagnare molti punti in finale, ha vinto meritatamente il primo Grande Slam della sua carriera.
All’età di 27 anni, Ons Zamber portava sulle spalle le speranze africane di vincere per la prima volta il titolo di Wimbledon da un tennista del continente africano (Tunisia). Circa 24 ore fa è diventata solo la seconda tennista del continente africano e la prima nell’era open del torneo a raggiungere le semifinali (solo Sandra Reynolds ha fatto nel 1960), ma non è riuscita a finire la sua corsa con il titolo di “ragazza” .
Con due break nel primo set sul servizio di Rybakina, Zamper è stato dominante e ha rapidamente condotto 1-0 (6-3) sembrando più determinato del suo avversario. La russa, che ha dovuto cambiare nazionalità (Kazakistan) per giocare il torneo, non ha trovato sul servizio la soluzione che sperava, a differenza della numero 2 del mondo, che ha fatto tutto alla perfezione.
La risposta del 23enne è stata esattamente la stessa nel secondo set. Prendendo un break iniziale sul servizio di Zamber, passa in vantaggio (2-0) e pochi istanti dopo, dopo aver “spezzato” di nuovo il servizio dell’avversario, pareggia sul 6-2 (2-2).
Rybakina aveva trovato il suo appoggio, stava inseguendo ogni punto e allo stesso tempo era riuscita a scagliare il suo avversario, che sembrava averla persa. Con… buongiorno nel terzo set, la numero 23 del mondo ha sfondato la tunisina e ha tenuto rapidamente il suo vantaggio sul 2-0.
Con “denti e unghie” Zamper ha tenuto duro e ha avuto un’occasione “d’oro” nella sesta partita per pareggiare sul 3-3, conducendo 40-0. Rybakina, però, non si è arresa e con cinque punti di fila è riuscita a ribaltare le cose e mantenere il serio vantaggio guadagnato all’inizio del terzo set (4-2).
E non solo, con il suo secondo break sul servizio di Zamber, era in vantaggio per 5-2, prendendo una pausa dalla vittoria e dal titolo, che non tardarono ad arrivare con un 6-2 finale.
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