Potrebbe vincere, l’AEK è ancora primo!

In una partita straziante, l’AEK si è ripreso, pareggiando con l’Ajax 1-1 con uno splendido secondo tempo e perdendo l’occasione di affrontare Jonson in finale. Tuttavia, è stato il primo nel gruppo antincendio e ha visto chiaramente le sue qualifiche!

L’AEK si è schierato quasi in armatura contro l’Ajax, dove i “gialloneri” sapevano in anticipo che una tripla li avrebbe messi alla portata della qualificazione alla fase successiva di Europa League. Allo stesso tempo, però, la squadra dell’Almeida sa che anche questo punto è positivo, perché manterrà l’Union almeno al 3° posto e gli darà un biglietto per la Conference League. E l’AEK ha fatto la cosa giusta. Almeno ha colto il punto facendo aspettare tutto, ovviamente con amarezza alla fine, ricordando le tre fasi con Mandalo, Araujo e il classico momento di Jonsson!

Pertanto, dopo qualche tempo l’Unione ha avuto Vida e Mukudi al centro della difesa. Quindi Szymanski è tornato alla sua posizione originale di “sei” con Pineda che è diventato “otto”. Intanto rispetto alla sfida di campionato con OFI e Amrabad. In attacco visti i problemi dell’ultimo minuto con Zuber, Almeida ha messo Araujo alle spalle di Ponce che aveva un ruolo anti-Levy.

Quanto all’Ajax, ha giocato con il consueto 4-3-3. Horter era sotto i pali, con Rens, Soutalo, Avila e Hato in difesa. In mezzo ci sono Berghaus, Tahirovic e Taylor. Intanto ad attaccare sono stati Borges, Brombay e Bergwein. Di conseguenza, ‘Aiantas’ ha giocato come un classico terzino sinistro acquistato dall’Anversa il giorno prima del primo incontro del Belgio con l’Union, con Steyn che ha schierato il suo Hatto precedentemente impiegato al centro della difesa sulla fascia sinistra.

L’AEK è stato il primo a minacciare dalla destra della partita. Ponce ha vinto il duello, Pineda ha parato, ha tirato, ma la palla è stata bloccata ed è finita in angolo. Il punteggio resta sullo 0-0 e l’Union vive un’altra bella occasione con un tiro di Amrabad che non ha lieto fine. Al secondo minuto 8-9′ la presenza dell’AEK comincia a farsi sentire.

E al 12′ è l’Ajax a fallire un’occasione decisiva, con Stankovic che dice no con una doppietta su grande tentativo di Borges e un tiro da posizione vantaggiosa. In sostanza, “Aiantas” è il classico momento in cui si verifica il primo gol in una partita.

Dopo il 10° minuto era chiaro che l’Ajax non solo aveva pareggiato, ma aveva ora il controllo della partita e minacciava di nuovo al 19° minuto per seguire un altro grande momento per l’Olanda al 20° minuto con Stankovic che diceva “no” questa volta a Brombay. vincendolo. alle quattro e quattro.

Il punteggio è rimasto 0-0 con l’AEK che cerca di equilibrare la partita. E in parte ci è riuscito spingendosi abbastanza in alto. E al 26′ arriva la decisione di Youg di revocare la condizione dell’AEK per presentarsi in una buona partita, quasi faccia a faccia con il portiere. Per chiudere in bellezza… dolcezza al 28′ con l’arbitro sloveno che intercetta un rigore di Pineda per Bergwine, che lo prende e batte Stankovic al 30′ portando il risultato dell’1-0 per l'”Aianda”. Una fase che, stando ai replay, sembrava precedere l’inizio dell’offensiva contro Ponce.

L’AEK reagisce e al 35′ ha una doppia occasione con Pineda-Sidibe. All’inizio il messicano è stato battuto da Horter e il terzino francese ha perforato un rimbalzo alto.

Al 41′ Stankovic dice… no a Bergwein a cui fa seguito un grande intervento sul “fulmine” di Berghaus. 0-1 con l’AEK che pareggia prima con un colpo di testa di Ponce e poi con un “pesce” di Vida, quindi il punteggio non cambia fino alla fine del tempo.

L’AEK pareggia con Vida, perdendo una grande occasione alla fine in un ribaltamento!

In avvio di ripresa la partita è molto aperta. L’AEK cercava di attaccare quando l’Ajax trova spazio e si rende pericoloso al 52′. È la volta di Berghaus pericoloso, con Szymanski che para.

L’AEK ha il controllo, ma l’Ajax rimane pericoloso in transizione, come al 58′, quando Berghaus corre a metà campo, spara un tiro, ma la palla finisce a lato.

Al 65′ si fa sentire per la prima volta in partita la presenza di Gacinovic. Il serbo con una bella azione entra in area, tira, ma Horter gli dice “no”. 0-1 con Almeida al 67′ che cambia. Ha messo Mandalo al posto di Ponce, ha superato Araújo in testa, ha sostituito Jonson con Pineda, mentre ha inserito il “fresco” Rota per lo stanco Sidibe.

Al 69′ l’Ajax si rende pericoloso con un tiro di Berghaus che Stankovic riesce a respingere con un doppio sforzo. Il punteggio resta sullo 0-1, l’AEK manda in ombra Arauchos e segna il pareggio al 74′ con Vida! Rota apre la palla ad Amrambata, il marocchino colpisce di testa con un cross netto e Vida pareggia con un colpo di testa.

Al 77′, l’AEK ha segnato il secondo gol grazie ad un bel tiro di Mandalos, e Stankovic ha detto “no” a Taylor, mantenendo il punteggio sull’1-1. Se c’è una squadra che cercava un gol all’80’, è stata l’AEK che ha avuto una nuova occasione all’89’ con Araujo che ha mancato una bella palla nello spazio di Amrabad.

Tanto che la fase match si svolge al 90′ minuto. Jonson ha avuto un “uno-due” con Mandalo, il danese si è ritrovato di fronte a Horter con il portiere dell’Ajax che si è fermato e ha negato all’AEK il 2-1.

Il punteggio di 1-1 è rimasto fino alla fine con l’AEK in testa al girone e che si aspettava grandi cose in un girone in cui era il vero favorito dopo il pareggio.

AEK: Stankovic, Sidibe (67′ Rota), Vida, Mukudi, Hadjisafi (73′ Eliasson), Simanski, Pineda (67′ Jonsson), Amrabat Gacinovic (79′ Mohammadi), Araujo, Ponce (67′ Mandalos)

Ajax: Horter, Rens, Sutalo, Avila, Hato, Berghaus, Tahirovic (84′ Van den Bomen), Taylor, Borges (84′ Van Axel Dogen), Brombay (73′ Akpom), Bergwein.

Arbitro: Matej Jug (Slovenia)
Sostituti: Zunic, Vidali (Slovenia)
4° arbitro: Smaic (Slovenia)
VAR: Valeri, Maresca (Italia)
Ammoniti: 40′ Vida, 52′ Pineda, 90+’ Amrbat, 89′ Araujo – 56′ Brombay, 61′ Soutalo

Settimio Lombardi

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