Un tribunale italiano ha concesso un risarcimento di un milione di euro alla famiglia di uno studente ceco morto nel terremoto dell’Aquila del 2009. Il tribunale ha ordinato che l’importo venga pagato alle autorità perché l’edificio del dormitorio non è stato evacuato dopo il primo terremoto, ha riferito domenica il server Sky News. A causa del crollo del dormitorio sono morti anche uno studente ceco e un altro studente italiano.
Due studenti della regione di Pardubice sono morti all’Aquila durante un potente terremoto che ha ucciso più di 300 persone nella notte del 6 aprile 2009. Gli studenti cechi sono in Italia per uno stage di due settimane nell’ambito di un progetto Leonardo da Vinci finanziato con fondi europei.
Il tribunale ha concesso un risarcimento di un milione di euro alla famiglia di uno studente ceco di diciassette anni. Il tribunale ha condannato il Ministero della Pubblica Istruzione, la provincia dell’Aquila, il proprietario dell’edificio, un funzionario provinciale e l’ex rettore dell’ostello a pagare un risarcimento.
Secondo Tgcom24, nel 2020 la famiglia dello studente ceco ha presentato al tribunale una richiesta di risarcimento dopo che il tribunale ha riconosciuto il coinvolgimento nel procedimento penale per la morte delle autorità studentesche e dei loro rappresentanti. La corte ha anche criticato le autorità per le cattive condizioni dell’edificio e per aver consentito agli studenti di rientrare nell’edificio dopo il primo e più forte terremoto di fine marzo. Nel 2015 il direttore del dormitorio è stato condannato a quattro anni di carcere per non aver evacuato l’edificio. Nel 2017 il presidente italiano Sergio Mattarella lo ha graziato e ha commutato il resto della pena.
Secondo la stampa, nel 2021 il tribunale ha concesso un risarcimento di 190mila euro ai genitori di uno studente italiano morto anche lui tra le rovine dell’ostello. Non è chiaro se anche i genitori dello studente ceco chiedano un risarcimento in tribunale.
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