Abbiamo tutto, il “virus toscano” non esiste. Ancora uno. Compare nuovamente in Italia, ma in passato è comparsa anche in tutti i paesi del Mediterraneo.
Il 12 settembre un ragazzo è arrivato al pronto soccorso dell’ospedale di Genova lamentando un peggioramento del mal di testa accompagnato da febbre. Il paziente era appena tornato dalle vacanze ma non si era accorto di aver contratto una puntura d’insetto.
“Il paziente è rientrato da una vacanza in Calabria: le sue condizioni stanno migliorando”, riferisce la locale “Nazione”.
Il giovane è stato ricoverato nel reparto di malattie infettive dell’Ospedale San Martino di Genova.
Il virus Toscana è un arbovirus a RNA negativo del genere Phlebovirus, mentre il suo nome deriva dall’omonima regione italiana dove la virologa Paola Verani lo isolò per la prima volta nel 1971.
Si tratta di un uomo di 25 anni arrivato al pronto soccorso del policlinico con mal di testa sempre più forte e febbre alta. Dopo TAC e RMN, entrambe negative, il paziente è stato sottoposto il giorno successivo a puntura lombare, seguito da isolamento, a seguito della diagnosi di ‘virus toscano’.
La malattia che porta il nome della regione in cui fu isolata per la prima volta è piuttosto diffusa in Italia e nei paesi del Mediterraneo. Come si manifesta l’infezione e che impatto ha sulla salute?
I sintomi di questa malattia sono legati alle punture di zanzare e flebotomi?
Ma quanto è facile contrarre questa malattia e che impatto ha sull’organismo? Quali precauzioni dovrebbero essere prese per ridurre il rischio?
Cos’è il virus toscano e quali sono le sue caratteristiche?
Il virus Toscana è un arbovirus a RNA negativo del genere Phlebovirus. Il suo nome deriva dall’omonima regione italiana dove la virologa Paola Verani lo isolò per la prima volta nel 1971.
In ambito scientifico questo virus è conosciuto anche con la sigla TOSV. È caratterizzato da una struttura avvolta attorno ad una sfera da 80 a 120 nm, in cui il genoma dell’RNA a polarità negativa è diviso in tre segmenti distinti.
Il virus toscano si è diffuso non solo nella regione centrale dell’Italia, ma anche in altri paesi del Mediterraneo come Spagna, Francia, Croazia, Cipro, Grecia e Turchia.
L’infezione si verifica principalmente tra maggio e ottobre ed infatti il TOSV è il virus più comune associato all’insorgenza di meningite e meningoencefalite durante il periodo estivo.
Trasmissione e sintomi
Questo virus si trasmette soprattutto attraverso i flebotomi che, a differenza delle zanzare, sono meno “rumorosi” in loro presenza ma le loro punture sono più intense.
Il periodo di incubazione della malattia varia a seconda dei casi: i sintomi cominciano a comparire anche due settimane dopo il morso.
Il paziente è appena tornato da una vacanza in Calabria e riferisce di ricordare solo le punture di zanzara e non quelle di altri insetti. La direzione dell’ospedale ha comunicato che il monitoraggio clinico proseguirà nei prossimi giorni e che le condizioni del giovane stanno migliorando, essendo scomparsi febbre e mal di testa.
Il periodo di incubazione di questa malattia varia da diversi giorni a due settimane. Nella maggior parte dei casi, questo virus provoca una lieve febbre. Nelle forme più gravi l’esordio dei sintomi avviene improvvisamente ed è caratterizzato da mal di testa, febbre, nausea, vomito e dolori muscolari. È stata segnalata la presenza di eritema cutaneo maculopapulare. Ciò può causare meningite e meningoencefalite. I sintomi durano in media 7 giorni e generalmente portano al recupero. L’infezione può verificarsi anche senza sintomi.
Nell’Italia centrale, il virus Toscana (TOSV) causa un terzo dei casi di meningite asettica precedentemente non diagnosticata.
È uno dei 3 virus più comuni associati alla meningite estiva: gli altri due virus sono gli enterovirus e i virus dell’herpes.
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