MotoGP22, Austria – Vince Bagnaia, Boyish 2° Quartararo

In una gara che non ha perso lo spettacolo, si sono distinti la moto Ducati, Francesco Bagnaia e – uno contro tutti – Fabio Quartararo.

Fin dall’inizio Francesco Bagnaia ha mostrato la sua intenzione di conquistare il primo posto e, nonostante le poche modifiche di cui sopra, è riuscito finalmente a tradurre una buona partenza in una vittoria. Tirando fuori la sua maglia al massimo e prendendo molti rischi, Fabio Quartararo ha fatto un secondo gradino dal podio, superando Jack Miller a 4 giri dalla fine con un sorpasso. Terzo, anche se ha lottato molto, un altro pilota del team ufficiale Ducati ha dimostrato di non aver ancora trovato la strada per la vittoria.

Le poche cadute avvenute hanno giovato ai piloti delle retrovie, quindi al 4° posto abbiamo Luca Marini e dietro di lui Johann Zarco, entrambi su Ducati. Aleix Espargaro è arrivato sesto, che ha visto il suo distacco di punti con il leader del campionato Fabio Quartararo leggermente aperto. La maggior parte dei piloti Aprilia oggi ha incidenti perché, come visto all’inizio, non è riuscito ad azionare il meccanismo che faceva abbassare la moto.

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Brad Binder della KTM è arrivato 7°, dopo una gara particolarmente buona nella seconda metà, mentre Alex Rins è arrivato 8°, mostrando in qualche modo l’esaurimento di tutto ciò che era stato fatto con Suzuki. Marco Bezzecchi del Mooney VR46 Racing Team ha chiuso al 9° posto. La gara ha lasciato l’amaro in bocca a Jorge Martin, che pur lottando per il podio, è caduto all’ultimo giro, ha proseguito ed è rientrato in una posizione che ha chiuso la top 10. Nel dettaglio potete vedere il risultato cliccando qui.

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Cadi e abbandona la scuola

Prima della fine del primo tempo, Joan Mir ha visto la partita terminare per una caduta, come è poi successo a Franco Morbidelli, Darryn Binder e Takaaki Nakagami. Anche Enea Bastianini del poleman si è ritirato dalla gara dopo essere stato eliminato a causa di un possibile problema meccanico, con il pilota del Gresini Racing che ha evitato per un soffio la collisione con un guardiapista.

Per continuare, lasciamo Spielberg e andiamo a Misano per il Gran Premio d’Italia del 4 settembre, con la grande domanda quando vedremo di nuovo Honda e Yamaha in grado di rispondere alla Ducati, perché Fabio, ovviamente, non ha portato la primavera.

Rinnovare: La posizione alta di Joan Mir all’inizio della gara ha provocato la rottura della caviglia, con il pilota Suzuki in attesa di ulteriori test domani.

Settimio Lombardi

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