Per fortuna Vangelis Moras ha messo radici in Italia e difficilmente lo vedremo giocare nuovamente in Superlega. Il 33enne difensore gioca nel campionato italiano dal 2007, prendendosi una breve pausa nel 2011, quando indossava la maglia dello Swansea e si confidava con lui. SPORT FM 94.6 vuole restare in Serie A il più a lungo possibile.
Vangelis Moras ha parlato inoltre del breve periodo di permanenza di Yiannis Fetfatzidis al Genoa, ritenendo che non si adattasse allo stile di gioco della squadra, inoltre ha accennato anche all’imminente derby cittadino tra Verona e Chievo.
Intervista di Vangelis Mora nello show “Playball” con Manos Zervakis e George Marathianos in dettaglio:
Per il corso di Verona di quest’anno:
“La squadra cercava anche qualcosa di più. I nostri tifosi ne avevano anche abbastanza di passione e follia, ma siamo riusciti a salvarci. L’interesse di tutti è stato attirato dalla partita cittadina. C’è tanta pressione per vincere e dimostrare ai tifosi che siamo la squadra più forte di Verona. Rispetto ai nostri avversari abbiamo molto slancio essendo una squadra con 15.000 titolari contro i soli 2.000 del Chievo, avendo conquistato la maggior parte dei loro tifosi negli ultimi anni. Comunque è una squadra esemplare, anche se in realtà è una squadra di quartiere, è in Serie A da tanti anni.».
Sulle somiglianze di Verona con Larissa:
“I tifosi dell’Hellas Verona sono molto simili al Larissa. Entrambi hanno vinto campionati negli anni ’80 e da allora puntano ai titoli e alla partecipazione in Europa. Nelle città con una popolazione di circa 250-300mila persone l’interesse è maggiore rispetto ai grandi gruppi delle grandi città.».
Per il futuro:
“Non so risponderti con certezza. C’è caos con la direzione e non so perché. Niente soldi e niente soldi. Le squadre con pochi soldi e qualche giocatore in prestito devono farsi avanti. Personalmente non ho intenzione di ritornare. Proprio a causa dei noti problemi familiari che sto affrontando, tornerò in Grecia. La Lega greca non ha più niente da offrirmi. Perché non mi piace il calcio qui? Rimarrò qui finché potrò sopportarlo».
Sulla situazione finanziaria delle squadre in Italia?
“In generale in Italia non ci sono molti soldi. Questa crisi ha avuto un impatto su molti gruppi. Se non seguiranno l’esempio del Parma, anche le altre squadre ne soffriranno. Abbiamo un team pulito e senza debiti che gestisce i diritti TV e le entrate degli abbonamenti. Per quanto ne so non abbiamo problemi finanziari, non ci devono soldi».
Sulla presenza di Giannis Fetfatzidis al Genoa:
“La squadra sta bene, non so perché lui non giochi. Non sono sicuro che sia adatto a questa squadra. Ha giocato molto serrato, non ha creato molte occasioni, martedì aveva la migliore difesa d’Italia. Suona in modo diverso da come si addice a Giannis. Abbiamo giocato più apertamente e per questo abbiamo subito qualche gol».
A proposito di Luca Toni:
“Tony ha 37 anni ma ha segnato 20 gol. Tutta la squadra gioca per Lukas. Se non hai un bomber che possa segnare almeno 15 goal, non potrai effettuare parate. L’eccezione è Emboli che gioca solo di squadra. Il gioco è progettato in modo che Tony prenda la palla e segni un goal».
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