L’Italia ha un codice di abbigliamento rigoroso. È un codice di abbigliamento che devi seguire – Forbes

Se hai intenzione di visitare uno dei monumenti famosi d’Italia – il Pantheon, la Basilica di San Pietro o il Duomo di Firenze – dovresti vestirti in modo appropriato.

Poiché si tratta di luoghi religiosi, ci sono regole rigide per quanto riguarda l’abbigliamento e il velo. Mentre questa regola esiste da molto tempo, diverse città in Italia hanno recentemente aggiunto un rigoroso codice di abbigliamento per passeggiare in città.

Tutto quello che devi sapere su cosa indossare come turista in Italia lo trovi in ​​questo articolo.

Cosa indossare quando si visita una chiesa italiana

Molti dei monumenti più famosi d’Italia sono chiese, cattedrali o complessi religiosi. Se vuoi essere sicuro di non essere respinto all’ingresso, allora devi pensare all’abbigliamento giusto

Troverai spesso cartelli all’ingresso principale che indicano cosa puoi e non puoi indossare. Uomini e donne non possono entrare a spalle scoperte, pancia o ginocchia. Ciò significa niente spalline sottili, top senza maniche, crop top, pantaloncini o vestiti sopra il ginocchio.

Alcune attrazioni ti offriranno una sciarpa o una coperta se sei vestito in modo inappropriato, ma in altre potrebbero allontanarti proprio all’ingresso.

All’inizio di questo mese, un viaggiatore australiano ha postato su TikTok di aver indossato abiti troppo rivelatori a Roma. L’abito bianco della donna di 26 anni era troppo corto e scollato, tanto che le è stato negato l’ingresso al Vaticano, al Pantheon e ad altri musei.

Nei luoghi religiosi meno attraenti per i turisti, come le chiese parrocchiali, potrebbe non esserci un membro del personale che imponga un codice di abbigliamento. Ma se continui a rispettare queste regole generali, mostrerai rispetto al tuo ospite.

Divieto di indossare abiti da spiaggiavestiti in italianocittà cap

In diverse destinazioni italiane si fanno più severe anche le disposizioni sull’abbigliamento da turista quando si passeggia per la città. L’anno scorso, il sindaco della città costiera di Sorrento ha vietato alle persone di camminare in centro in costume da bagno.

“Questo comportamento può causare ansia e disagio sia ai residenti di Sorrento che ai turisti”, ha scritto Massimo Coppola nel suo post su Facebook. “In questo modo vogliamo tutelare e valorizzare la vivibilità della città, la qualità della vita e il decoro all’interno del centro cittadino e negli spazi pubblici”. La violazione di questa regola è ora punibile con una multa fino a cinquecento euro (quasi dodicimila corone).

Regole simili si applicano a Lipari, la più grande delle Isole Eolie della Sicilia. Dal 2013 chi indossa il costume da bagno o le infradito in città è soggetto alle stesse multe di Sorrento.

A Venezia, andare in giro in costume da bagno o senza maglietta o camicia può comportare anche una multa di cinque seteurs.

Tonio Vecellio

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