Il presidente del Partito popolare europeo (PPE), Manfred Weber, è stato accolto dall’on. Laura Ferrara, parlamentare cinque stelle. considerato responsabile. Weber ha dovuto spiegare perché ha venduto l’identità e i valori del partito di centrodestra dell’UE all’estrema destra sostenendo la “coalizione guidata da Orbán” nelle elezioni italiane, ha riferito Euractiv.
Le elezioni preliminari si terranno in Italia a settembre. Una coalizione di destra di tre partiti ha le migliori possibilità di vincere le elezioni: la Fratellanza Italiana (Fratelli d’Italia) guidata da Giorgia Meloni, Forza Italia e Lega di Silvio Berlusconi, che è legata a Matteo Salvini. I Fratelli d’Italia hanno il maggior sostegno tra i tre partiti e secondo l’accordo tra di loro, questo partito può emergere come il prossimo primo ministro del Paese e quella potrebbe essere Giorgia Meloni.
La possibilità di guidare la fascia destra in Italia ha suscitato scalpore, ed è per questo che Laura Ferrara ha attaccato così forte Manfred Weber. L’eurodeputato centrista a cinque stelle ritiene che il presidente del PPE debba spiegare perché consente pubblicamente alle voci euroscettico all’interno della famiglia del partito fondatore dell’UE di parlare.
Sebbene né Brother Italia né Lega siano membri del PPE, Forza Italia di Berlusconi è membro del PPE. Ferrara lo ha descritto come un “cuscinetto” di destra, che rivendica solo il 19 per cento dei seggi mentre gli altri due partiti ottengono il 76 per cento.
Questo centrodestra guidato da Orbán è un disastro per le future politiche di integrazione europea, e l’onere spetta chiaramente a Weber, che ha sostenuto e persino messo la sua faccia su questa scelta politica,
ha spiegato Ferra.
Manfred Weber è stato a Roma questa settimana dove ha espresso il suo sostegno a Forza Italia. Weber ha affermato che l’agenda della coalizione di destra era una “chiara garanzia” per l’Europa, evidenziando le differenze con Polonia e Ungheria, dove solo governi di destra, ha riferito Euractiv.
È chiaro che la sinistra europea non è disposta ad accettare che l’Italia, uno dei più grandi e influenti Stati membri dell’Unione Europea, possa presto avere una leadership di destra e seguire le orme del governo ungherese in pochi passi.
È proprio per questo motivo che vari portali mediatici e politici fanno del loro meglio per diffamare i diritti dell’Italia o anche del più grande partito al governo ungherese, Fidesz. Il motivo era che Giorgia Meloni e il suo partito erano alleati della Fidesz di Viktor Orbán, cosa che anche la politica europea tradizionale trovava difficile da accettare.
Come riportato in precedenza da Hungary Today, è stato recentemente pubblicato su La Repubblica un articolo che trae false conclusioni sul nuovo rapporto ungherese e sulle politiche familiari del Paese in generale. La protezione delle famiglie tradizionali è diventata un’impresa vana, afferma nell’articolo il quotidiano italiano La Repubblica, citando le statistiche che mostrano che la percentuale di famiglie tradizionali in Italia è solo del 33 per cento. L’articolo riflette alcune idee sbagliate comuni sulle politiche familiari dell’Ungheria, non sorprende dato che un altro grande scettico sta per emergere nell’UE, il che potrebbe rendere difficile l’attuazione delle ideologie di sinistra e liberali negli Stati membri.
attraverso hungarytoday.huimmagine in primo piano: Facebook
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