Italia: il proprietario di un rifugio per animali alla periferia di Roma sta cercando di salvare quanti più animali possibile
Nella campagna fuori dalla cittadina italiana di Nerola, Massimo Mani l’ha costruito paradiso per tutti i tipi di animali. Il santuario ospita pecore, mucche, cavalli, maiali, galline e persino pappagalli. La notte di Pasqua aggiunse due pecore alla sua famiglia.
Uno è stato salvato da un mattatoio vicino Roma durante una protesta pacifica quando Massimo e altri attivisti hanno chiesto il rilascio di una creatura… come gesto di buona volontà. Un altro nuovo arrivato è arrivato al rifugio insieme a lui convinse un contadino a lasciarlo andare e salva dalle tradizioni pasquali.
Il Santuario capra libera tutti, come viene chiamato alla periferia di Roma, è un luogo speciale dove le barriere alla proprietà e allo sfruttamento sono state abbattute: gli animali vivono liberi e ogni giorno…. decidono se ritornare o restare nel bosco circostante, ma anche se avvicinarsi ai visitatori che corrono per vederli da vicino.
Dagli agricoltori agli attivisti per i diritti degli animali
Massimo ha sempre avuto un interesse per gli animali, poiché da bambino ha lavorato in un negozio di animali e da adulto ha costruito una piccola fattoria in campagna. Iniziò ad allevare pecore, ma poco dopo aver venduto il primo animale accadde qualcosa che gli fece avere successo riconsiderare la sua scelta professionale.
Dopo che il giovane animale è stato portato al macello, la loro madre ha iniziato a piangere in segno di protesta. Era un suono straziante che lo perseguitava per giorni. Alla fine andò al macello e riacquistò la pecora al doppio del prezzo di vendita.
Da quando è diventato un attivista per i diritti degli animali, partecipa regolarmente a manifestazioni fuori dal macello. Ha detto di aver visto spesso “camion a tre piani con neonati che piangevano per le loro madri. Puoi sentire gli agnelli piangere diversi chilometri prima ancora di arrivare. È davvero straziante”
La tradizione di mangiare l’agnello in Italia, soprattutto la Pasqua, risale a secoli fa. Secondo l’ISTAT, l’agenzia nazionale di statistica italiana, ogni anno vengono macellate più di due milioni di pecore a scopo alimentare.
Ma le tradizioni tendono ad andare perdute. I macellai di Roma dicono che ci sono meno pastori, quindi la carne è meno disponibile e più costosa.
Massimo Mani accoglie gli animali e cerca di garantire loro una vita libera e serena. Attraverso le storie che condivide ogni giorno sui social, vuole trasmettere, come dice, “un modo più gentile e uno stile di vita sostenibile per tutte le specie che vivono su questo pianeta».
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