Per la seconda volta in tre mesi, una storica villa romana con un unico affresco sul soffitto dipinto dall’artista rinascimentale Caravaggio non è riuscita ad attirare un’offerta.
A più di quattro secoli dalla sua morte avvenuta all’età di 38 anni, l’uomo noto in tutta la sua vita per liti, arresti e querele e per aver creato le opere d’arte più famose della storia continua a creare problemi.
Villa Aurora, un’imponente proprietà di 2.800 metri quadrati, è al centro di un’aspra disputa legale tra la principessa Rita Boncobani Ludoviz, nata negli Stati Uniti, ei tre figli del suo defunto marito, il principe Niccolò Boncobani Ludoviz.
La proprietà “è stata colpita” per la prima volta a gennaio al prezzo di 471 milioni di euro. Dopo aver attirato nessun offerente, il 7 aprile sono state riaperte le vendite per 377 milioni di euro, con uno sconto del 20%.
Ma il risultato è lo stesso
Il prossimo giro di aste è previsto per il 30 giugno ad un prezzo di 301 milioni di euro, un ulteriore 20% di riduzione rispetto a quello iniziale. Se nessuno fa offerte a questo prezzo, la principessa ei tre figli del principe dovranno accettare di ridurlo ulteriormente.
La villa è sotto la tutela del Ministero della Cultura italiano, il che significa che una volta presentata l’offerta finale, lo Stato italiano avrà la possibilità di pagare l’importo e trasformare la villa in uno spazio culturale.
Ma gli esperti dicono che è improbabile che il governo italiano acquisterà la villa, costruita nel 1570 e di proprietà della famiglia Boncobani-Ludoviz per più di 400 anni.
Nel 2010 nella villa è stata ritrovata una scatola con le lettere di Maria Antonietta, Luigi XVI e diversi ex vescovi della Chiesa cattolica romana.
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