Il Senato di Roma ha votato contro una controversia legale tra il vice primo ministro italiano Matteo Salvini e attivisti tedeschi Carola Rackete continuare. L’uomo, ora 35enne, ha denunciato Salvini perché, in qualità di ministro dell’Interno, nel 2019 aveva fatto commenti sprezzanti sui social media nei confronti dell’ex capitano dell’organizzazione umanitaria privata Sea-Watch. Il Senato classificò le parole di Salvini all’epoca come “innegabili” e impedì così il processo in corso.
Salvini, che all’epoca era anche ministro degli Interni, descrisse Rackete, tra le altre cose, come “un comunista tedesco ricco e viziato”. Alla fine di giugno 2019, come capitano, ha pilotato la “Sea-Watch 3” con decine di migranti soccorsi nel Mediterraneo verso il porto dell’isola italiana di Lampedusa senza il permesso delle autorità. In precedenza, le persone aspettavano a lungo in mare in attesa di un porto sicuro. Rackete è stato quindi posto brevemente agli arresti domiciliari.
Un tribunale di Milano ha sospeso il processo contro il politico della Lega quasi un anno fa in seguito alla lite. I giudici hanno stabilito che il Senato debba valutare se le dichiarazioni di Salvini del 2019 contro Rackete fossero “innegabili”. La Commissione per le immunità del Senato ha votato nel febbraio di quest’anno per classificare i suoi commenti come “innegabili”.
L’avvocato italiano di Rackete, Alessandro Gamberini, ha criticato la decisione: “Che dire? Questa notizia era attesa e prevedibile”. Curiosamente il Parlamento “ha classificato come opinione espressioni come la ‘segno di spunta tedesco’”, ha affermato l’agenzia di stampa italiana Ansa.
La necessità che il Senato valuti le dichiarazioni di Salvini è perché il politico populista di destra è deputato al parlamento dal 2018 ed è quindi protetto dall’immunità parlamentare. Da ottobre è ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti.
Il Senato di Roma ha votato contro una controversia legale tra il vice primo ministro italiano Matteo Salvini e attivisti tedeschi Carola Rackete continuare. L’uomo, ora 35enne, ha denunciato Salvini perché, in qualità di ministro dell’Interno, nel 2019 aveva fatto commenti sprezzanti sui social media nei confronti dell’ex capitano dell’organizzazione umanitaria privata Sea-Watch. Il Senato classificò le parole di Salvini all’epoca come “innegabili” e impedì così il processo in corso.
Salvini, che all’epoca era anche ministro degli Interni, descrisse Rackete, tra le altre cose, come “un comunista tedesco ricco e viziato”. Alla fine di giugno 2019, come capitano, ha pilotato la “Sea-Watch 3” con decine di migranti soccorsi nel Mediterraneo verso il porto dell’isola italiana di Lampedusa senza il permesso delle autorità. In precedenza, le persone aspettavano a lungo in mare in attesa di un porto sicuro. Rackete è stato quindi posto brevemente agli arresti domiciliari.
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